Nel corso della trasmissione Si Gonfia la Rete in onda su Radio CRC è intervenuto Ruggiero Malagnini avvocato di Paolo Cannavaro ed ha rilasciato alcune dichiarazioni. Ecco quanto evidenziato da IamNaples.it:
“Il deferimento? Non mi sorprende, purtroppo, era nell’aria, se ne parlava da un po’ di tempo. Atto dovuto? Sono state fatte querele al giudice ordinario, ora l’attenzione si sposta sul giudice sportivo per fargli capire che Gianello dice cose non vere e la querela ci serve per l’onorabilità di giocatori di una società gloriosa. I ragazzi si sentono tirati in ballo in una storia che non gli appartiene. Paolo e Gianluca ritengono di non aver mai fatto parola con questo signore per questa partita e non gli va proprio a genio che Gianello abbia detto una cosa del genere in caso contrario avrebbe subito denunciato il fatto, essendo anche il capitano di una società prestigiosa. Penalizzazioni per la società e squalifiche per i giocatori? Non è opportuno mischiare giustizia ordinaria e sportiva, la prima non è proprio breve, diciamo un anno ma non ho una chiara idea. Non credo che Gianello abbia le prove per suffragare quel che dice, perché spesso si contraddice nei nomi che fa, poi dice che scherza, insomma il giudice credo debba porre molta attenzione anche sulla personalità del dichiarante. Tempistica dei provvedimenti? In questa stagione, la disciplinare li tratta col rito abbreviato, cioè metà dei tempi. Credo che in questa stagione sportiva il processo avrà la sua collocazione finale. Perché Gianello è valutato come credibile? Le dinamiche della giustizia sportiva non sono logiche come nella giustizia ordinaria ecco perché è difficile difendersi davanti a un giudice sportivo. Il fatto che i tre compagni Cannavaro, Grava e Gianello abbiano compiuto un percorso sportivo insieme senza mai avere screzi costituisce una prova dal punto di vista giuridico sportivo. Nella giustizia ordinaria invece chi dice una cosa la deve provare nella giustizia sportiva è chi viene accusato che deve provare il suo atteggiamento. Preoccupato? Nella giustizia sportiva fare previsioni non è professionale, auspico per il Napoli e i miei rappresentati che la cosa si concluda nel migliore dei modi, prendendo spunto dagli atti in nostro possesso.”
La Redazione
M.V.
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