Il mercato di riparazione volge al termine ed è quasi tempo per assegnare le pagelle ai club campani, a partire dal Napoli per finire a quelli impegnati in Prima Divisione. Un consuntivo a cui si è prestato Francesco Maglione, ex direttore generale di Avellino, Benevento e Bologna. L’avvocato partenopeo è impegnato in queste settimane nei preparativi di una attività imprenditoriale che partirà nei prossimi mesi. Un’attività di natura calcio-gastronomica che avrà sede a Napoli. Una sfida particolarmente coraggiosa, in un momento storico di grande recessione economica, che si misurerà anche con la possibilità di creare nuovi posti di lavoro in città.
Il Napoli, nonostante il pareggio di Firenze, sembra rientrato in corsa per lo scudetto dopo la restituzione dei due punti sancita dalla Corte Federale
“Sì, il campionato può dirsi ufficialmente riaperto. La Juventus è in palese difficoltà di natura fisico-atletica ed ha qualche difficoltà a colmare le lacune che si manifestano nel reparto avanzato. E poi dovrà fare i conti con l’impellenza di stare in Champions ed in Coppa Italia. E’ innegabile il vantaggio per il Napoli di non dover disperdere energie nervose e fisiche come invece potrebbe accadere alla Juve sul fronte Champions. Ho sempre sostenuto che per le milanesi questo è un anno di transizione ed i fatti mi danno ragione. Il Napoli, come ho sempre pronosticato, è più che mai l’anti-Juve per eccellenza, l’unica seria candidata per il titolo insieme ai bianconeri. Consideriamo che anche per la Lazio ci potrebbero essere degli ulteriori, clamorosi, sviluppi sul fronte calcio scommesse. Insomma, per il Napoli è un’occasione irripetibile per portare a casa il terzo tricolore della propria storia”.
Da avvocato, che giudizio si è fatto sulla sentenza che ha sollevato il Napoli, insieme a Grava ed a Cannavaro, da qualsiasi ipotesi di responsabilità oggettiva?
“Ho pensato che giustizia fosse stata fatta. E’ stata premiata la linea difensiva dell’avvocato Chiacchio nei riguardi di Gianello. La società ha tratto vantaggio dalla derubricazione del capo di imputazione, circostanza che non poteva non portare alla cancellazione dei punti di penalizzazione ed all’assoluzione di Grava e Cannavaro. Tutto è avvenuto secondo logica giuridica”.
E sul mercato azzurro?
“Lo giudico positivo perché, senza alterare gli equilibri di spogliatoio tanto cari a Mazzarri, sono stati ulteriormente rinforzati quei reparti che avevano necessità di essere implementati. Armero prende il posto di Dossena, il quale non si è potuto mai esprimere in modo compiuto in azzurro. Calaiò viene con un grande carico di motivazioni tali da permettergli di poter essere l’alternativa in attacco utile per tutti gli usi. La cancellazione della squalifica di Grava e Cannavaro non rende più necessario un altro innesto in difesa, dato il pieno recupero di Britos che portai a suo tempo a Bologna e che ho sempre difeso al cospetto di tutti gli scettici. Dubbi che sorgevano solo perché gli infortuni fin qui patiti non gli avevano permesso di esprimersi sui livelli da me conosciuti. Se, per ipotesi, non si dovesse credere nel pieno recupero di Donadel, allora l’innesto di un altro centrocampista potrebbe rivelarsi determinante ai fini della lotta per il titolo. Ma dovrà essere di uno spessore tale da far fare un salto di qualità alla mediana, altrimenti non ne vedrei la necessità. Per come gioca il Napoli, un elemento come Nainggolan varrebbe la pena di strapparlo alla concorrenza. Ricordo quando militava in B col Piacenza ed io ero ad Avellino nell’annata 2008/09, lui era appena diciottenne: con una sassata da fuori area regalò ai suoi il pari al Partenio (finì 1-1, ndr). Va bene l’investimento in proiezione futura di Radosevic”.
In Prima Divisione chi si è mosso meglio a suo parere?
“L’Avellino. Ha fatto il mercato migliore intervenendo senza alterare i consolidati equilibri di gruppo che hanno permesso alla squadra di stare in testa alla classifica con i punti conseguiti sul campo. In verità avevo pronosticato un campionato di vertice per i Lupi. L’Avellino si è confermata la regina del mercato, così come avevo detto a luglio. De Vito, a cui vanno i miei complimenti, si è assicurato tre ottime alternative per ogni reparto come Zullo, Arini e Zigoni come vice Biancolino. Bene anche la Nocerina, anche se è un peccato che un giovane valido come Alessio Viola non abbia potuto rinforzare la squadra di Auteri. Il Benevento non lascerà nulla di intentato pur di provare una risalita ancora possibile, fino ai play-off. Ciò è testimoniato dall’acquisto di un giocatore importante come Marotta, anche se avrei insistito ancora di più su un elemento di prospettiva come Montini da affiancare ad una garanzia come Cipriani. La volontà di rimonta del Benevento è accertata ulteriormente dal terzo cambio stagionale in panchina, con l’ingaggio di un buon allenatore come Guido Carboni. Il Sorrento è l’unica delusione del torneo, nonostante l’avessi indicato tra le possibili sorprese. Bucaro, verso il quale ribadisco la mia stima, ha pagato per colpe non sue. Papagni è comunque una garanzia e potrà risollevare le sorti del Sorrento. Io credo che ai rossoneri servano almento tre innesti. Mi permetto di consigliare intanto Coletti per il centrocampo, visto il mancato arrivo di un giovane bravissimo come De Risio che conosco molto bene. Bernardi e Falzerano sarebbero ottime opzioni per le corsie offensive. Un’ultima considerazione: Belfasti sarebbe stato un rinforzo importante ed avrebbe colmato in modo adeguato la falla sulla fascia sinistra”.
In ultimo: pende il ricorso della Paganese dopo la sconfitta a tavolino decisa dal Giudice in seguito alla gara col Latina. Come finirà?
“Sarebbe giusta la ripetizione della gara. Dovrebbe prevalere il principio sportivo dei punti fatti sul campo. Non sarebbe giusto falsare il campionato”.
Fonte: Tuttomercatoweb.com
La Redazione
M.V.
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