Tutti prosciolti. Questo è stato il verdetto del Tribunale Federale Nazionale in merito all’inchiesta sulle plusvalenze. L’avvocato che ha difeso il Napoli, Mattia Grassani ha commentato l’accaduto alla Gazzetta dello Sport: “È stata ribadita l’autonomia delle società in una fase fondamentale quale quella della negoziazione del diritto alle prestazioni sportive degli atleti. Senza tale libertà il calcio muore. Il caso Osimhen è paradigmatico in questo senso: come si fa a stabilire che un giocatore di questa levatura vale 50 milioni di euro e non 70 e a chiedere una sanzione disciplinare, peraltro molto severa? Un esercizio impossibile. Nessuno può intervenire dall’esterno rettificando con algoritmi e tabelle di comparazione dinamiche contrattuali che si basano invece su aspetti in continuo movimento e non sono statici come invece le perizie. Il mercato vero del calcio non è un gioco di società a tavolino”.
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