A Radio Punto Nuovo è intervenuto l’avvocato Eduardo Chiacchio: “Le norme parlano chiaro, non si possono eludere le convocazioni in Nazionale. In passato abbiamo avuto esempi di giocatori che non hanno risposto alle convocazioni per la Coppa d’Africa. In questo contesto è fondamentale la posizione del calciatore che se ci tiene a rispondere presente è impossibile opporsi. Le valutazioni devono essere proposte sempre da una società e dallo stesso calciatore. Lo scorso anno quando Osimhen andò in Africa con la sua Nigeria era già vittima di infortunio ed era degente.
Nel caso di un calciatore che subisce infortunio durante la stagione e mette a repentaglio l’integrità durante gli impegni con la Nazionale, le società possono attestare e dimostrare che la partecipazione dello stesso alla Coppa d’Africa metterebbe a repentaglio la sua salute. Non entro nel merito delle singole vicende, ma se un giocatore ha subito infortuni traumatici o muscolari può richiedere di non essere convocato.
Spalletti tira fuori ogni tanto Osimhen per evitare affaticamenti ma di questo possono parlare meglio i medici che gli avvocati. Lui ha sofferto tanto tra malattie e infortuni e tornando dall’Africa non era in grandi condizioni. Rinvio delle gare di Serie A? Molto difficilmente la Lega lo farà, magari una sola partita in via del tutto eccezionale. Questo perché non esiste una norma che lo consenta per la concomitanza della partecipazione di un proprio tesserato.
Rinvio di Juve-Napoli del 6 gennaio? Ci possiamo provare, soprattutto se la Juventus che è stata sempre così rispettosa delle norme, che ha assunto sempre un atteggiamento di totale distacco (ricordiamo che l’anno scorso non si è mai costituita a giudizio quando ci fu il procedimento), non si oppone, penso sicuramente si potrà essere rinviata. Osimhen è un giocatore eccezionale, un attaccante capace di portarsi dietro l’intera difesa e di costituire uno spauracchio dinanzi a tre o quattro difensori che lo fronteggiano riuscendo lo stesso a tirare. Vuol dire che è di alta levatura. Uno d’esperienza come Godin è costretto a un fallo di frustrazione in area perché non è riuscito a fermarlo in un nessun modo e quando subisce quel tipo di finta è frustrato. Non parliamo di un esordiente, ma di uno che ha giocato più volte la Coppa del Mondo”.
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