Il giorno dopo non ha perso il sorriso. Anche se sul campo è tornato quello che è. Un martello pneumatico. Instancabile, continuo, mai soddisfatto. Massimo Rastelli é così. Prendere o lasciare. Dal primo posto non soffre le vertigini, i piedi in realtà sono ben piantati a terra. «Non scherziamo. Siamo tutti contenti e orgogliosi di questa partenza e di aver ottenuto quattro vittorie casalinghe consecutive tra Coppa e campionato – cosa mai successa prima in serie B – che hanno riportato grande entusiasmo. Però il nostro obiettivo resta la salvezza. Sappiamo di essere una squadra normale, anche modesta sotto certi aspetti. Ma il nostro segreto é la straordinaria ferocia agonistica che ci anima. Questi ragazzi stanno dimostrando una abnegazione al lavoro unica, una dedizione che non ho mai riscontrato nella mia, seppur breve, carriera di allenatore».
E allora anche trasformare i calciatori e adattarli a ruoli diversi, è possibile. «Penso a Bittante che può essere utilizzato come jolly a destra o sinistra a centrocampo o nei tre della difesa. Lui, come tutti gli altri, riescono a dare il meglio in qualsiasi posizione proprio perché seguono le indicazioni mie e del mio staff. Staff composto da professionisti eccezionali che vivono di calcio. Loro sono davvero da serie A». Come il pubblico: erano in più di diecimila sugli spalti contro la Ternana. «Sono arrivato – conclude Rastelli- con un unico obiettivo: riaccendere le emozioni dopo anni difficili e dolorosi. Ci siamo riusciti, grazie alla squadra ed alla società. Ambiziosa, seria che sta facendo grandi cose ed ha progetti importanti»
Fonte: Il Mattino
La Redazione
G.D.S.
