È febbre da derby. Castellammare è in pieno fermento per la sfida del Partenio-Lombardi. Tanti i precedenti tra Juve Stabia ed Avellino, una sfida che manca da sei anni, e che ha sempre acceso gli animi delle due piazze (tra l’altro divise da una forte rivalità), ma disputarla in B, e per di più in una sorta di testacoda, davvero non ha prezzo. Si gioca tanto la Juve Stabia contro gli irpini. In serie positiva da due turni, al di là della doppia amarezza per le occasioni sciupate nei minuti finali con Varese e Modena, la squadra di Braglia vuole dare la classica sterzata, cercare la vittoria scaccia crisi, il risultato che davvero può cambiare il volto ad un campionato fin qui avaro di gioie per squadra, dirigenza e soprattutto tifosi. Di Juve Stabia ed Avellino ha indossato, sia pure in momenti e categorie diverse, le casacche (come anche di Napoli e Salernitana, unico forse ad avere in Campania questo singolare record), Raffaele Ametrano prova a giocare d’ anticipo, analizzando il derby con gli occhi di chi lo sente come una sfida davvero speciale: «È innegabile che per me non si tratta di una partita normale. A Castellammare, come ad Avellino, ho vissuto momenti davvero indimenticabili. Tra l’altro, sono di origini stabiesi, e so benissimo quanto in città si tenga alla partita con i bianco verdi. Si affrontano due squadra che, paradossalmente, si giocano tanto in questa sfida, due compagini che giocano e fanno giocare, sono convinto che per i tifosi ci sarà da divertirsi, al di là del risultato». Una vittoria proietterebbe gli irpini nelle zone altissime della classifica, complice la sfida tra Empoli e Lanciano, gettando all’inferno la Juve Stabia. Per la squadra di Braglia, però, un successo nel derby saprebbe davvero di definitivo rilancio dopo un avvio in chiaroscuro: «Difficile fare ipotesi – prosegue Ametrano – la Juve Stabia, secondo me, non può permettersi di perdere, si allontanerebbe troppo dal treno salvezza. L’Avellino potrebbe anche gestire meglio una sconfitta, sta andando oltre ogni rosea aspettativa. Mi auguro prima di tutto che sia una grande serata di sport, che possa accendere i riflettori sulla nostra regione come esempio in positivo dopo la pagina nera scritta domenica scorsa a Salerno». In molti avevano ipotizzato di vederlo come secondo di Rastelli dopo l’addio al calcio nell’anno della promozione della Juve Stabia dalla Seconda alla Prima Divisione. I due sono legati da un amicizia decennale, hanno condiviso da calciatori sia l’esperienza in gialloblù che quella in bianco verde: «Le strade ci hanno poi portato altrove – sorride – ma con Massimo c’è un legame fortissimo. Da allenatore sta dimostrando sul campo e coi fatti di essere un vincente. Come lo era quando giocava e gonfiava le reti di tutte le categorie. Alla Juve Stabia ha subito vinto, col Portogruaro ha centrato risultati lusinghieri, ed ha portato l’Avellino in B. Gli auguro ovviamente di centrare ancora grandi traguardi. Braglia? Ha fatto benissimo a Castellammare, sono convinto che riuscirà a compiere l’ennesima impresa con la salvezza dei gialloblù»
Fonte: Il Mattino
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro