Una vittoria soltanto in casa nel girone di ritorno: troppo poco per un Avellino che aveva abituato troppo bene la sua tifoseria raccogliendo ben otto successi durante la prima parte del campionato. Fino al termine della stagione, la squadra di Rastelli dovrà giocare cinque volte in casa e affrontare quattro trasferte.
MESE DECISIVO – Nelle prossime sei gare l’Avellino ha la possibilità di registrare un’accelerazione in classifica visto che dovrà giocare soltanto due partite in trasferta (a Castellammare di Stabia e Cesena) con la possibilità di sfruttare quattro volte il fattore campo, giocando dinanzi al proprio pubblico contro Brescia, Crotone, Spezia e Trapani. Nel giro di un mese, insomma, si decide il futuro della squadra irpina che potrebbe compiere un considerevole balzo in avanti e dimenticare il periodo in chiaroscuro vissuto dall’inizio del girone di ritorno durante il quale ha messo assieme 11 punti rispetto ai 21 collezionati nello stesso periodo nella fase di andata.
RENDIMENTO – La differenza di rendimento è sottolineata dai dieci punti in meno che non hanno fatto, tuttavia, perdere eccessivamente posizioni in classifica, se si pensa che l’Empoli secondo in classifica è appena cinque punti più avanti. Questa considerazione, però, fa mordere le mani sia ai tifosi che alla dirigenza e agli stessi calciatori, pensando alle occasioni sprecate, ai torti arbitrali subiti (da 14 turni l’Avellino non fruisce di un rigore a favore: l’ultimo nella gara di Reggio Calabria, storia del 26 dicembre scorso), alle rimonte registrate nei minuti di recupero.
FEDELISSIMI – Chi non riesce a ritagliarsi spazio nell’ormai collaudato solido gruppo di titolari, scalpita e prova a mettersi in luce. E’ il caso di Soncin e Biancolino, in evidenza nel test contro la Primavera, così come Angiulli che si sta mettendo in mostra sia negli allenamenti sia quando chiamato in causa dal tecnico e domani contro il Brescia potrebbe partire titolare a centrocampo. I molti cambi, dovuti a infortuni, squalifiche e anche adattamenti al tipo di gioco dell’avversario, non hanno consentito al tecnico di poter disporre della migliore formazione, del gruppo al completo, nel girone di ritorno. Questa settimana Rastelli non dovrà fare i conti con squalifiche o infortuni: l’unico indisponibile è il terzino Decarli. Finalmente l’abbondanza, dunque, che ha contraddistinto l’avvio di stagione dell’Avellino, capace di trovare la quadra nel collaudato 3-5-2 e registrare risultati importanti che hanno permesso, con dieci giornate di anticipo di tagliare il primo traguardo fissato: la salvezza.
SCELTE – Adesso, con la mente più sgombra, i biancoverdi sono consapevoli di potersi giocare una chance ancora più importante: l’accesso ai play off. Tra i pali sarà confermato Seculin, in difesa ballottaggio tra Fabbro e Peccarisi, al centro, con Pisacane e Izzo al fianco. A centrocampo Zappacosta e Millesi agiranno esterni, mentre in mediana è previsto l’utilizzo di Arini, Angiulli e di uno tra D’Angelo (rientra dalla squalifica) e Schiavon. L’esterno sinistro Bittante, in settimana leggermente affaticato, dovrebbe partire dalla panchina. In avanti, salvo sorprese dell’ultim’ora, la collaudata coppia Galabinov-Castaldo.
Fonte: Corriere dello Sport
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