Dai microfoni di SportChannel il presidente dell’Avellino Walter Taccone ha espresso la sua posizione in merito all’inchiesta della Dda di Napoli sul calcio scommesse: “Sono indignato, perché dopo tanti sacrifici fatti ci si rende conto che c’è un meccanismo tale da rendere questo sport non più serio” – si legge su TuttoAvellino.it – “Vengono meno le motivazioni dei tifosi, ma soprattutto dei dirigenti che ci mettono soldi e faccia e vengono messi in discussione da queste cose indegne. Da calciatori che vengono pagati lautamente, che dicevano di amare la maglia e di sentirsi a casa loro. Tutte sciocchezze. Rischi per il club con la responsabilità oggettiva? L’avvocato mi ha chiamato, gli ho detto che se ci sono gli estremi, l’Avellino si riterrà parte lesa contro chi reca danno alla società, alla città e ai tifosi biancoverdi. Fino a quando l’Avellino non sarà chiamato in causa con i suoi dirigenti o proprietari, ci appelleremo in ogni grado di giudizio perché non meritiamo questo. Ricorreremo fino alla morte, anzi se dovessimo subire una penalizzazione, l’Avellino si trovasse un nuovo presidente, perché Taccone andrà dal sindaco e farà quello che deve fare. Io non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno, neanche dalla giustizia sportiva”
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