Occhio alla Samp. Occhio anche alla voglia di riscatto della squadra di Auteri che ancora aspetta di battezzare “vincente” lo stadio San Francesco: finora due pareggi e tre sconfitte in casa. Per sfatare il tabù il tecnico recupera De Franco al centro della difesa, mantiene il solito tridente con Catania, Castaldo e Farias e promuove di nuovo Del Prete (in vantaggio su Scalise) a destra.
«Il tabù lo avete inventato voi dopo la seconda partita – afferma Auteri – dopo tanto parlare lo è diventato per davvero. Il concetto è semplice, la squadra risponde bene, deve solo evitare “fesserie” e al contempo mettere in moto furbizia e malizia: gli altri lo fanno non vedo perché non dovremmo farlo noi».
Semplice e lineare, secondo i canoni dell’Auteri-pensiero, pronto a caricare la squadra in vista del match contro i blucerchiati ma poco disposto a tollerare nuovi errori tanto in difesa quanto nelle retrovie. Intanto brinda al ritorno di De Franco al centro della difesa dopo i sette turni di stop. Il ragazzo agirà tra Pomante e Di Maio. «De Franco è da lunedì che si allena con il gruppo – continua il tecnico rossonero – in precedenza aveva lavorato per conto suo, certamente non sarà al massimo ma è in condizione di giocare. Il resto del gruppo sta bene, sa cosa deve fare, sa anche cosa non deve fare». Riferimento per nulla casuale alle ultime uscite di Gubbio e Verona, in cui la squadra ha raccolto meno di quanto doveva per ingenuità tanto offensive quanto difensive. Non prendere i tre punti a Verona ha davvero seccato, anche per il contesto in cui s’è svolto il match.
«Quei pochi tifosi rossoneri mi hanno sorpreso negativamente – continua il tecnico – Chi ha sbagliato è poco più che un ragazzo, dunque mi viene da pensare che non ha la maturità dei tifosi più navigati, evidentemente devono essere accompagnati. Resta il fatto che hanno creato un grosso danno all’immagine della società».
Oltre alla diffida ed ai 25mila euro di ammenda. Mano più docile, invece, per il Verona
«Ho sentito cori razzisti per tutta la durata della gara – afferma ancora il tecnico – evidentemente sono fermi all’età della pietra. Multa poco salata per loro? Non saprei, forse chi decide non riesce a sentire bene quei cori».
Meglio tornare al match. Da un lato la Nocerina e la sua voglia di punti, dall’altro la Sampdoria dei grandi nomi.
«Ma non bisogna badare alle differenze tecniche – avverte Auteri – gli altri non lo hanno fatto perché dovremmo farlo noi? Tra l’altro giochiamo in casa, vogliamo dunque imporci con autorità. Dobbiamo pertanto metterci quel pizzico di furbizia, quella dose di malizia che comunque gli altri adoperano. Proviamoci anche noi».
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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