Nocerina con l’assillo dei tre punti. Almeno a sentire l’allenatore dei rossoneri Gaetano Auteri: «Non deve essere un’ossessione ma un assillo, dobbiamo cercare la vittoria fino all’esaurimento» ha spiegato. Tenuta mentale a parte, la Nocerina sfiderà il Gubbio di Gigi Simoni mettendo ancora una volta da parte il modulo tanto caro al tecnico sicliano e cioè – il 3-4-3 – e confermando il modulo già sperimentato con la difesa a quattro. Auteri, infatti, dopo il discreto esperimento messo in atto nel derby del «Menti» contro la Juve Stabia, dovrebbe optare per una difesa bloccata con i centrali Figliomeni e De Franco dirottati sulle corsie a proteggere il fianco: in questo modo gli esclusi sarebbero gli esterni Laverone e Bolzan.
In mediana, out Barusso, si giocano una maglia Parola e Mingazzini al fianco di capitan Bruno mentre in attacco il recuperato Catania dovrebbe fare terzetto con Negro e Merino alle spalle di Castaldo; l’escluso, ancora una volta, dovrebbe essere Pagano.
Un match dall’importanza del risultato che è molto chiara a tutti. La Nocerina, infatti, si gioca in questa gara la stagione oltre che la faccia. Per spuntarla contro il Gubbio allenato da Simoni, ex tecnico del Napoli e dell’Inter di Ronaldo, Gaetano Auteri invita «alla medesima determinazione fatta vedere nel derby di Castellammare».
Tuttavia il derby non è andato giù alla panchina dei rossoneri. Ed infatti proprio Auteri aggiunge: «Se non abbiamo vinto a Castellammare è solo per delle sviste clamorose: oltre al rigore che non c’era, ho potuto riscontrare che il 2-2 è viziato da un evidente fuorigioco, dal campo non me ero accorto».
Adesso c’è però il Gubbio da dover battere, ed il tecnico Auteri vuole vedere in campo dei giocatori motivatissimi. Il Gubbio, secondo l’allenatore rossonero, «farà molta densità nella propria metà campo, pertanto noi dovremmo alzare i ritmi. Il Gubbio è una squadra con delle buone qualità, che ha cambiato molto rispetto alla gara di andata, soprattutto in attacco».
Per venirne a capo, in ogni caso, c’è bisogno anche in questa occasione dell’apporto determinante del pubblico. Ma Gaetano Auteri confessa con sincerità: «Ormai non abbiamo il diritto di chiedere qualcosa ai tifosi: ci sono sempre stati vicini, non me la sento di chiedere il sostegno. È chiaro che una grande partecipazione sugli spalti ci darebbe una grossa mano».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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