Meglio riderci sopra, con quel solito giochino del «chi gioca e chi non gioca». L’espressione paciosa e soddisfatta di Rafa Benitez mai lascerebbe intuire le defezioni che avrebbe comunicato di lì a poco. «Oltre a Maggio , non ho convocato Higuain , Albiol e Zuniga: sono infortunati e non andranno in Nazionale perché resteranno qui, per curarsi», il tono del tecnico è deciso, sicuro. Come sicuro è che ha imposto il suo stop a chi avrebbe voluto rispondere ugualmente alla convocazione. Fuori in 4: chi al loro posto? Benitez non si sbilancia. «Parlerò con loro poco prima della partita», insiste nella pretattica che consegna alle sue conferenze stampa quel tocco tipico delle trame di Agatha Christie. Chi sulla corsia destra al posto di Maggio e Zuniga? Chi per sostituire Albiol al centro della difesa? Ma soprattutto chi dovrà provare a non far rimpiangere Higuain? La ferita di Londra è ancora aperta, coperta con la sola benda del buonumore di Benitez. Ma resta negli occhi quel senso d’impotenza mostrato dal Napoli, privo del Pipita , all’Emirates Stadium. D’accordo, il Livorno non è l’Arsenal, ma forse è peggio.
È prevedibile, al pari del Sassuolo, che la formazione di Nicola si sistemi con 9 calciatori dietro la linea della palla. Senza il bomber e col campo pesante, oggi diventa complicato immaginare un Napoli capace di sfondare il bunker labronico. Fiducia al gigante Duvan? «Ma potrei schierare anche Pandev o Callejon , che nell’Espanyol giocava da punta centrale», per Benitez è possibile tutto ed il contrario, anche se un minimo di calcolo potrebbe portare ad immaginare che sia Pandev il vice-Higuain. Per dargli una chance di riscatto dopo la buia notte di Londra, trascorsa senza ricevere lo straccio di un pallone giocabile e con la consapevolezza che Rinaudo e Coda non saranno Mertesacker e Koscielny . Anche per Callejon e Mertens è ipotizzabile una partecipazione alla sfida per cancellare le recenti apparizioni non eccezionali, ma dovrà essere Hamsik, l’uomo in più, quello al quale chiedere di tirare il Napoli fuori dalle sabbie mobili per poi ritrovare il passo svelto nel corso della settimana di stop al campionato per gli impegni delle nazionali. Marekiaro ha detto no alla Slovacchia, impegnata in Grecia ed in Lettonia nelle ultime due sfide, inutili ai fini di una qualificazione mondiale ormai sfumata. Benitez si è soffermato con lui a lungo, a margine della rifinitura svolta sotto una pioggia torrenziale: «Devi fare altri 11 gol, ricomincia a segnare da questa gara». Il Livorno è avvisato, anche perché Marekiaro è a digiuno da 35 giorni, troppi per uno che aveva agguantato lo scettro di capocannoniere dopo solo 2 turni. Tornare a fare punti al San Paolo, non meno di 3 e cancellare il pari-choc col Sassuolo, quando la difesa fece troppi regali. Cannavaro e Britos , oppure Fernandez e Uvini , sono avvisati: oggi non si può sbagliare. «Lì dietro dobbiamo migliorare», ha ammesso il tecnico.
Fonte: Tuttosport
La Redazione
M.V.
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