Lo champagne è già in ghiaccio e si dice che qualcuno abbia pure preparato i fuochi pirotecnici per celebrare levento. Come se fosse Capodanno, perché cè da festeggiare un nuovo anno. Anzi, un anno in più di contratto tra il Napoli e Cavani. Meno tre, due, uno: si firma. È oggi il giorno che si temeva non dovesse mai arrivare, quello del prolungamento del rapporto con il Matador , che stava ricevendo fin troppe proposte per non vacillare. Come accadrebbe a ogni essere umano di fronte alla possibilità di un guadagno da nababbo. «Sono soddisfatto sia professionalmente che economicamente, ora dovrete sopportarmi almeno fino al 2017», confidò euforico ad alcuni amici dopo la chiusura dell’accordo avvenuta venerdì, insieme al suo manager Triulzi e al presidente De Laurentiis . Per la firma bisognava mettere a punto tutto il cartaceo che doveva passare tra le mani dell’ad Chiavelli , in vacanza fino a domenica. Oggi non è solo il giorno del nuovo sì tra Cavani e il Napoli, è anche un momento-svolta per la società che comincia a pagare i suoi top player quanto meritano.
NIENTE CLAUSOLE I manager Anellucci e Triulzi aspettano la convocazione del patron, a Roma, presso la sede della Filmauro, per mettere nero su bianco il prolungamento del contratto di Cavani (già adeguato un anno fa) fino al 2017. Ma la vera notizia riguarda il quantum del trattamento: 5 milioni a stagione, ma solo dietro raggiungimento di determinati bonus. E non può essere un problema per un cannibale come il Matador , mantenere un certo standard di realizzazione per incassare una cifra impensabile col Napoli fino a qualche anno fa. Il tetto ingaggi, dopo il primo anno di serie A, fu fissato a due milioni, oggi viene rapportato alla crescita di fatturato e di appeal del club. Era girata voce che all’interno dell’accordo venisse inserita, così come per Lavezzi , una clausola rescissoria da 55-60 milioni. La notizia non è lontana dal vero, nel senso che il presidente e gli agenti di Cavani si stringeranno la mano per un patto di gentlemen’s agreement : qualora dovesse arrivare la proposta pari o superiore a quella cifra, il Napoli avrà il dovere di sedersi al tavolo delle trattative.
Fonte: Raffaele Auriemma per Tuttosport
La Redazione
C.T.
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