Tra una settimana esatta si tornerà di nuovo in campo, con il preludio delle visite mediche in attesa della partenza per Dimaro. Il Napoli aprirà la stagione delle grandi aspettative marchiate con il tricolore, ma tormentandosi nell’annoso dubbio: «Cavani se ne va?». Non c’è giorno che passi senza aver ascoltato almeno una cinquantina di volte questa domanda da parte di chi, pur consapevole della difficoltà di trattenere il Matador, spera che davvero possa esserci anche lui al training estivo in Trentino. Vorrebbe dire che quella discussione, oggi assai effervescente, si sarebbe placata con la tanto attesa stretta di mano tra De Laurentiis ed il miglior giocatore che abbia vestito la maglia del Napoli nel dopo Maradona. Ecco perché il tifoso azzurro si è rianimato, è successo quando il presidente ha pronunciato la fatidica parolina: «Se nessuno mi porta i 63 milioni di euro della clausola, Cavani giocherà ancora con il Napoli». Braccio di ferro? Non ancora. Per adesso siamo al «mettere le cose in chiaro», nella consapevolezza di tutti che, così come De Laurentiis si è preso il rischio di perdere Cavani anche nella scadenza finale del 10 agosto, altrettanto l’entourage dell’uruguaiano deve accettare il presupposto che per portarlo in un’altra squadra sia indispensabile investire 63 milioni, magari diluiti nel tempo ma senza nemmeno un euro di sconto. Aspettando gli eventi, la stagione sta per ricominciare e mercoledì a Castel Volturno ci sarà il raduno per le canoniche visite mediche. Il Napoli club e lo stesso Rafa Benitez sfoggiano la serenità di chi ha chiuso la stagione al secondo posto con quella ossatura di squadra che scenderà in campo (magari con un modulo diverso) anche nel futuro prossimo. I tifosi osservano dubbiosi, perché fin quando ci sarà Cavani lì davanti, avranno la certezza di poter competere ancora per i traguardi più elevati. Nel caso contrario, sarà utile e obbligatorio sapere chi e quanti avranno il duro compito di sostituire il Matador. La garanzia si chiama Benitez, perché mai avrebbe accettato di allenare una formazione sprovvista degli uomini giusti per immaginare un futuro (prossimo o remoto?) da club competitivo. Intanto la Juve compra ancora e si rafforza con Tevez e Llorente, dimostrando di avere tutte le carte in regola per difendere lo scudetto nel terzo anno di fila. Sono ancora loro quelli da battere, mentre per il Napoli ed il resto della combriccola, la strada è ancora lunga per appuntare sul petto quel pezzo di stoffa tricolore.
Fonte: Raffaele Auriemma per il Corriere del Mezzogiorno.
La Redazione.
D.G.
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