Non era un illusione, non era un caso e non era nemmeno la pochezza espressa da questo campionato. Il Napoli è terzo, ancora una volta, ha scavalcato in un sol colpo la Juventus e la Roma, entrambe vittoriose con un perentorio 2-0 su Genoa e Udinese. Il Napoli tiene botta, resta a galla e nuota pure veloce, nonostante le mille insidie, gli acciacchi e gli intoppi causati da una rosa apparentemente troppo risicata. Apparentemente perché, volta per volta, si scopre sempre qualche azzurro che può essere utile alla causa.
Ieri sera è stata la volta di Santacroce, ma prima di lui i vari Grava e Vitale hanno portato coraggio e determinazione, senza che Yebda e Sosa stanno dimostrando di essere rinforzi utili e non soltanto nomi da regalare alla gente e per fare numero all’interno dell’organico. Se poi tornano di prepotenza anche gli antichi protagonisti, allora si che questa squadra non può temere nessuno. Ieri sera hanno timbrato il cartellino Maggio e due volte Hamsik, cioè quelli che erano stati oggetto di critiche recenti e diffuse. Sarà stata una congiuntura favorevole a permettere loro di spegnere il fuoco dei cori contro quei tre gol al Bologna? Non è così, perché non arrivano mai per caso certe prestazioni e certe realizzazioni. Vuol dire che la critica, quella costruttiva, serve per migliorare il rendimento di calciatori forti, di interesse internazionale, ma appannati per un periodo e chissà per quale ragione. Magari non farà piacere, ma chi è sottoposto a giudizio degli altri, deve essere anche abile ad assorbire e fare i propri i commenti utili alla sua crescita. Questo Napoli emette un suono armonico, è un complesso intonato in ognuno dei suoi componenti e quando gira storto, gira storto in ogni reparto.
Ora il problema è degli altri, ora chi punta alla Champions League e ha speso il necessario per arrivare a questo traguardo, comincerà a temere che il vero intruso lassù possa essere proprio il Napoli. La solidità del gruppo è un dato di fatto sul quale tutti ora convergono. In questo periodo di stress, con il gran numero di partite giocate in campionato, in Europa League e qualcuno pure in Nazionale, ha messo a dura prova il Napoli che ha limitato i danni in alcune partite (vedi Catania), è riuscito a trovare il guizzo anche quando non meritava il successo (vedi Cagliari) ed è caduto, poche volte, proprio quando non era possibile fare di più oppure meglio.
Mancano quattro partite alla sosta natalizia, due in casa e due in trasferta a cominciare da quella di domenica a Udine, oltre a due decisive in Europa League, a Utrecht e in casa con lo Steaua Bucarest. Se gli azzurri riusciranno a restare in questa scia, se Mazzarri avrà sempre il polso del gruppo, mandando in campo quelli che stanno meglio degli altri, allora si che il mercato di gennaio diventerà un crocevia fondamentale per il futuro. Dopo il dg Fassone anche il presidente De Laurentiis ha confermato che al mercato di riparazione il Napoli si rinforzerà. Con uno, due o quelli che serviranno per permettere che il sogno non resti più tale…
Fonte: Raffaele Auriemma per il Roma
S.D.
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