Qualcuno spera che questa stagione non finisca mai. Sembra magico il cammino del Napoli, costellato di eventi positivi, mentre i pochi aspetti negativi vengono offuscati dai colpi dei talenti che tutti vogliono. “Cavani? Lo vedrei bene nella nostra squadra…”: anche il direttore generale del Villarreal, Josè Manuel Llaneza, si è messo in fila per avere il Matador. Non se ne parla proprio… Tutt’al più, gli spagnoli potrebbero tornarsene a casa incantati dal ricordo di uno o più gol subiti per mano del bomber uruguaiano. Non è una profezia improbabile e basta controllare il rendimento esterno del “sottomarino giallo” per convincersi che il successo azzurro, anche con più gol all’attivo, possa essere alla portata del Napoli. “Cavani tocca tre palle e due le butta dentro”, Mazzarri ha fornito in conferenza stampa un dato aritmetico stringato e parziale. Una sorta di spauracchio sventolato sotto il naso degli spagnoli che nei giorni scorsi avevano lanciato proclami bellicosi, con il progetto di conquistare il passaggio agli ottavi di Europa League fin da stasera al San Paolo. Tentativo per spaventare gli azzurri, che proprio tra le mura amiche non perdono da quasi quattro mesi e da quel ko col Milan ad oggi, hanno messo in fila tra le mura amiche sette successi e un pari in campionato, oltre al pesante successo contro lo Steaua in Europa League. Se tanto mi dà tanto, una squadra come il Napoli, implacabile in casa, potrebbe avere vita facile al cospetto della formazione, sì, quarta in Liga, ma con la difesagruviera quando gioca in trasferta: 11 partite di campionato, 4 vittorie, 2 pareggi, 5 sconfitte, 16 gol subiti e 15 realizzati. A ciò va aggiunto che il Villarreal sta attraversando un periodo non proprio esaltante in campionato, dove è reduce da due sconfitte di seguito, per mano di due formazioni in lotta per non retrocedere: due ko per 1-0, in casa con il Levante ed a La Coruna. Cullarsi sugli allori della matematica sarebbe, però, un errore. Grave nella consapevolezza della pericolosità che il Villarreal è in grado di esprimere, soprattutto quando l’obiettivo in palio è importante, come l’accesso agli ottavi di finale di Europa League. Non si raggiunge una semifinale di Champions, se in squadra non hai calciatori di carattere e di spessore. A parte l’attacco a cinque stelle, con Rossi e Nilmar, gli spagnoli stasera punteranno sull’asse di centrocampo formato da Senna e Santi Cazorla, mentre in difesa Marchena e Capdevila rappresentano due veri baluardi davanti al monumentale portiere Diego Lopez. Pane per i denti di Cavani e Lavezzi, i due attaccanti azzurri certi di esserci, mentre per il ruolo di terza punta in campo, ci sarà un ballottaggio tra Mascara e Sosa. Azzurri da quattro mesi implacabili in casa, con un rendimento realizzativo di 18 reti all’attivo e soltanto una incassata nelle nove gare in esame, tra campionato ed Europa League. Ma è proprio nella competizione continentale che il Napoli deve migliorare sotto porta: con il doppio confronto è fondamentale segnare tanti gol tra le mura amiche per superare il turno. Finora solo in Europa League gli azzurri hanno deluso in chiave realizzativa, in virtù delle solo due reti (Elfsborg e Steaua) nei quattro match disputati tra preliminari e fase a gironi. È arrivato il momento di invertire la tendenza.
Fonte: Raffaele Auriemma per Il Roma
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