A Radio Crc, nel corso di Si Gonfia La Rete, è intervenuto Raffaele Auriemma. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di IamNaples.it: “Sono soddisfatto, dopo i primi 20 minuti in cui il Napoli era fragile mentalmente ed insicuro, c’era la preoccupazione che ci fosse il tracollo con l’occasione clamorosa di Vucinic con la grande parata di De Sanctis. Il Napoli non avrebbe avuto la forza di rimontare due gol. Inler grazie al gol ha cominciato a giocare molto meglio, fino a quel momento era stato disastroso e non si spiega il motivo, dato che lui è un calciatore davvero forte. Nel secondo tempo è stata tutta un’altra partita, con Dzemaili a sinistra che ha cambiato la partita. Le partite si vincono anche per circostanze fortuite, l’occasione più importante è capitata sul piede sbagliato, quello di Dzemaili. Il campionato non è ancora chiuso, la Juventus ha la Champions ed ho visto alcuni calciatori stanchi, mentre il Napoli mi ha convinto che ha ripreso a correre, essendo tornato brillante. Mi aspetto un gran finale di campionato, l’obiettivo è quello di tornare in Champions, la differenza di valori tra Napoli e Juve è ancora alta e si vede in Giorgio Chiellini, al Napoli serve infatti un giocatore che dia le botte come lui, provocando delle reazioni come ha fatto con Cavani. Al Napoli servono calciatori con questa struttura mentale, con questa “cazzimma”, bisogna farlo quando l’arbitro non ti vede, come ieri sera con De Marco, che non ha visto la tirata di capelli, ma che ha visto solo la gomitata. L’arbitro addizionale d’area serve a vedere queste situazioni, non capisco perchè non abbia sanzionato. Dzemaili? Ha sbagliato un gol clamoroso, nemmeno io ci sarei riuscito. Coreografia della Curva B? Non avevo dubbi che i tifosi del Napoli fossero più intelligenti di altri beceri e ignoranti che cantano “Vesuvio lavali col fuoco”, quella coreografia è la risposta più intelligente che dà un senso di superiorità e fa capire che qui abbiamo anche una grande nota artistica. Quella coreografia è peggio di un’offesa”
La Redazione.
D.G.
