NAPOLI. Dopo Gokhan Inler, ecco il secondo acquisto ormai fatto che rischia di non trovare l’accordo con il Napoli: Mimmo Criscito. Così come con l’Udinese, che aveva accettato 15 milioni di euro (12,5 cash, più l’altra metà di Denis), il patron De Laurentiis anche con il Genoa aveva chiuso la trattativa per l’acquisto della metà del cartellino del 25enne difensore della nazionale. Sei milioni di euro, un successone. Affari fatti, da sancire solo con le firme sui moduli federali. E, ovviamente, con l’accordo economico da trovare con i rispettivi manager. Ma qui, il ds Riccardo Bigon si è imbattuto nel solito ostacolo: la cessione dei diritti di immagine. Inler potrebbe anche trattare sull’ingaggio annuale (1,8 del Napoli contro i 2,2 offertigli dalla Juventus) e sui problemi ambientali della città, ma il manager Dino Lamberti ha confermato che non intende cedere per intero la gestione della sua immagine.
Con Criscito ci si è arenati sullo stesso scoglio, insormontabile. Il difensore del Genoa, che prima di partire per gli Stati Uniti aveva dichiarato in esclusiva a Radio Crc la sua gioia di vestire finalmente la maglia azzurra, ha già ceduto ad una società i suoi diritti di immagine fino al 2014. «Come si fa?», è stata la domanda del suo manager, Andrea D’Amico, dispostissimo ad accettare il contratto da 1,5 a stagione per il suo assistito. Ma il presidente De Laurentiis non transige su questo punto e le trattative per il passaggio di Criscito al Napoli, adesso rischiano di interrompersi bruscamente anche per l’inserimento di un terzo incomodo.
È il Paris Saint Germain. O meglio, è stato il nuovo direttore generale del club transalpino, il brasiliano Leonardo, a rompere le classiche uova nel paniere. Già, perché quando era allenatore dell’Inter, fino a ieri l’altro, aveva chiesto al presidente Moratti l’ingaggio del duttile difensore mancino. E ora che lavora per il Psg, ha espresso identico desiderio alla proprietà transalpina. Anzi, poichè ha carta bianca sul potenziamento della squadra, è stato lui stesso a chiamare il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, per chiudere in fretta l’affare e ad un prezzo ben superiore rispetto a quello del Napoli: con 13 milioni di euro cash, Criscito diventerà subito e per intero un nuovo rinforzo del club francese.
Una brutta botta, un addio ormai prossimo a quel Napoli che lo ha avuto in maniera incompleta ed effimera, e adesso parzialmente confermata anche dal silenzio improvviso del procuratore Andrea D’Amico. Il Napoli proverà a rimediare ad una situazione che, così come è adesso, sembra irrecuperabile. Inler e Criscito comprati e già prossimi all’addio? Sembra un brutto sogno, soprattutto per Walter Mazzarri che aveva piazzato i due nomi in cima alla lista di gradimento.
Qualora dovessero sfumare queste due trattative, di certo il patron De Laurentiis saprà scegliere nomi altrettanto prestigiosi. Ma il dubbio resta sempre lo stesso: quando si arriva a calciatori di questo calibro, è davvero conveniente irrigidirsi sulla cessione dei diritti di immagine?
Intanto il Napoli comincerà a consolarsi con l’arrivo di Marco Donadel, il cui annuncio potrebbe esserci tra oggi e domani. Almeno si comincerà ad integrare la rosa con l’ingaggio degli svincolati. Donadel, appunto, e Mario Santana, anche se per l’attaccante ex Fiorentina bisognerà attendere la cessione di Josè Ernesto Sosa. La settimana dei primi acquisti potrebbe completarsi con l’arrivo di Blerim Dzemaili: il Parma ha preso dal Torino l’altra metà e adesso aspetta che il Napoli apponga la firma sul contratto di cessione per un ammontare di 8,5 milioni. Ma si tratta di figure di contorno, i piatti forti sono altri.
Fonte: Raffaele Auriemma per “Il Roma”
La Redazione
S.D.
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