Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è intervenuto nel corso del programma “Radio Gol” in onda su KissKiss Napoli. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di IamNaples.it: “E’ stato un bilancio di fine anno positivo che ci fa piacere. Io capisco i tifosi, vogliono vincere. Doppiamo però ricordarci da dove siamo partiti, il Napoli era un club che non esisteva più. Non dobbiamo dimenticarci le cose del passato, ma questa società è partita dalle ceneri, come se non esistesse una squadra di calcio. Nel frattempo son venute fuori tante altre verità: abbiamo una situazione italiana di grandissimo disagio, non siamo riusciti a rifare gli stadi. In Italia non si riescono a fare certi fatturati e dunque non si riesce ad essere competitivi con le altre compagini d’Europa. Non ci dimentichiamo che abbiamo meno della metà del fatturato della Juventus, che la Roma ha potuto fare questa corsa straordinaria causa assenza coppe e che uscire con 12 punti in Champions con squadre come Arsenal e Borussia Dortmund è un record. Non era semplice cedere Cavani, dopo aver ceduto Lavezzi, ed andare ad incidere negli affetti del pubblico napoletano. Senza nulla togliere a Mazzarri ed all’uruguaiano, ad un certo punto abbiamo fatto una scelta, non solo di internalizzazione, ma scegliere un tecnico che giochi come i più importanti club al mondo. Siamo passati al 4-2-3-1, che è un sistema di gioco assai più complesso e bisognerà aspettare che i nostri giocatori assimilino al meglio il modulo e cercare dei giocatori sul mercato che rispettino determinati parametri. Abbiamo chiuso quest’anno con 3 punti in più rispetto alla scorsa stagione, giocando una grande Champions. Obiettivi per il 2014? Rafforzare sempre di più il Napoli dando tempo all’allenatore di lavorare per arrivare ai traguardi voluti. La stessa Ferrari è un grande team, fa delle bellissime gare, ogni tanto vince, ogni tanto no, ma è sempre tra coloro che conta. Non mi sembra che altre squadre più blasonate di noi stiano dando dei risultati migliori. Il fair play finanziario non è facile da sopportare per nessuno. In Italia abbiamo dei politici che non ci capiscono nulla, perchè hanno sempre puntato al ribasso. E’ stata varata una nuova legge che ha tagliato le gambe alla crescita del calcio. Il mio pensiero va anche a Schumacher e l’augurio di superare qualunque momento critico. Mercato? Innanzitutto c’è bisogno di giocatori che siano funzionali. Poi c’è da considerare che si è in due a fare la trattativa, chi vende e chi compra. O spesso sono gli stessi giocatori a non voler venire, o le mogli, la famiglia. Alcuni giocatori giocano in squadre che si trovano ancora in Champions, mentre noi siamo usciti. Le componenti sono tante. Quando parliamo di disponibilità economica e finanziaria, c’è da stare attenti, perchè non comprende solo il costo del cartellino ma anche lo stipendio, che al lordo, per alcuni calciatori, sono decine di milioni. Il costo è solo il 40% dei soldi spesi, ci sono da pagare anche le tasse ed è da tenere presente nelle note bilancistiche. De Laurentiis promette di fare il massimo nel rispetto del fair play finanziario. Il nostro allenatore è molto esperto e conosce molto bene i calciatori in giro per l’Europa che farebbero al caso nostro. Come detto, le variabili sono tantissime. Abbiamo una validissima squadra di talent-scout. Non compreremo tanto per comprare. Abbiamo dei ruoli specifici dove interverremo. Anche il tifoso deve stare attento tra quello che è l’acquisto prospettico e no. Il primo colpo? Stiamo lavorando da due mesi ad un contratto con il calciatore e la squadra, ma dobbiamo avere ancora delle risposte, mi auguro sarà all’epifania. Vorrei una maggiore partecipazione alla res publica e finchè noi avremo il 50% degli italiani che non cura i propri problemi, staremo molto male. Va ricostruita una coscienza politica del cittadino italiano. Cari tifosi del Napoli, non siamo qui per tradirvi. Voglio parlare ai napoletani, questo Napoli è una bandiera che li sta rappresentando con orgoglio. La città ha grandi problemi che finalmente sono state messi alla luce, bisogna avere il coraggio di ripartire da zero, va proclamato l’anno zero. A partire dal sindaco, dal presidente della regione, dobbiamo fare in modo che la gente comune possa prendere in mano la res publica, è roba nostra. Dobbiamo smettere di fare i lamentosi e divenire attori di questo territorio riportandolo alla straordinarietà intrinseca di questa terra. Il 2014 sarà l’anno di una rinascita faticosissima, il Napoli è il giusto esempio”.
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