CASTELVOLTURNO – Succede spesso così: nasce una voce, poi diventa un’eco. Che varca le Alpi, che sovrasta ogni frontiera. E’ il mercato, e vive di spifferi o anche di boati, d’un passaparola che mediaticamente s’espande ormai con la velocità del suono: e dunque, ciò che si sussurra a Barcellona, s’ode a Napoli praticamente in diretta. Sono storie che si ripetono, che non vanno mai disperde, perché poi magari c’è un fondo di possibilità: e se il Mundo Deportivo ribadisce ciò che in Italia è di dominio pubblico, vuol dire che uno più uno fa un sogno chiamato Mascherano (30 nel giugno 2014). La memoria è un labirinto nel quale ci si può perdere, però appena il 14 agosto scorso, all’Olimpico di Roma, quel fenomeno sudamericano che veste azulgrana s’è messo a giocare con i taccuini e con i microfoni, affermando ciò che ha scatenato la curiosità estrema: « Io con Benitez parlo spesso ». Ciò che si dicano appartiene alla privacy, ma in Catalogna si sono portati un pezzettino avanti e hanno sottolineato che siamo in vista d’un appuntamento: quello tra Horacio Zandonadi – manager del mediano, del centrocampista in senso lato, del centrale difensivo, di tutto ciò che serve al Napoli, insomma – e il Barça, nella circostanza rappresentato da Zubizarreta. Materia del contendere, ovviamente: il corteggiamento serrato del Napoli. Il contratto di Mascherano ha scadenza 2016, dunque c’è ben poco da meditare su possibilità di aggiustamenti. E quel talento multiuso ha anche un ingaggio da star (giustamente) e costa un occhio della fronte. Però resta sempre un pupillo, un calciatore che sfugge a qualsiasi regola e che consente di pensare: compro uno, prendo due. Si vedrà, ovviamente: ma val la pena di registrare ciò che arriva dall’estero. Anche, a esempio, le dichiarazioni raccolte in Brasile nelle ultime settimane da fonte Internacional di Porto Alegre: sono ami lanciati nello stagno del mercato, perché con un centravanti titolare come Higuain è complicato credere a un nuovo massiccio intervento per Leandro Damiao. Ma intanto fanno sapere che « stavolta si potrebbe fare »: e dunque è una manifestazione di interesse a cedere, un modo per scuotere le acque rese torbide dall’estate infruttuosa. Damiao però piace, eccome: perché non si bruciano le proprie convinzioni solo per un affare saltato. Capitolo terzo dedicato a Federico Fernandez: che ha, come gli è accaduto a più riprese, estimatori in Spagna, stavolta nella fattispecie al Valencia, che dopo aver liberato Rami per il Milan si ritrova (di fatto) con un buco nell’organico. E Fernandez, che con il Getafe si è fatto notare, rientra tra i parametri tecnici d’un club che vuole continuare a vivere su profili alti: dunque, un nazionale argentino. Che però è diventata la terza scelta di Benitez e che – almeno sino al prossimo 3 gennaio – va ritenuto fuori da ogni concorso. Persino dal «vota la voce». Che al momento viene zittita dagli eventi: Fernandez ha la considerazione del club e pure quella dell’allenatore. Alla prossima…
La Redazione
G.D.
Fonte: Corriere dello Sport
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