Cerca
Close this search box.

“Auguro a Benitez le migliori fortune, Napoli merita di vincere: questa città per sempre nel mio cuore”

Che fatica per Gianfranco Zola trattenere l’emozione. Ieri , scortato da Dodo Sormani e l’amico-procuratore di sempre, Fulvio Marrucco, si è presentato a Castel Volturno per trascorrere una due giorni con Benitez e seguire le sedute di allenamento di metà settimana. Ha incrociato solo qualche faccia amica: il segretario Vallefuoco, i magazzinieri Starace ed Albano, qualche giornalista. Per il resto, tutto cambiato rispetto ai tempi di Soccavo e del campo Paradiso, quando c’era lui ad attirare attenzioni ed emozioni, ancora comunque non sopite: la location, i campi da gioco, la sede, lo staff dirigenziale. Non le maglie, però, seppure indossate da tanti calciatori stranieri. Quelle sono rimaste azzurro-cielo e per Zola rievocano bei e dolci ricordi (il secondo scudetto, la supercoppa italiana, le esercitazioni accanto a Maradona). Ed è stato lì che è scattato il filo d’emozione. Normale, logico, comprensibile. Ha provveduto Benitez, che ieri fra l’altro festeggiava il compleanno, a metterlo a proprio agio: «Vieni, fai come se fossi a casa tua» . Ed in realtà, Zola, che al Napoli deve il decollo della sua carriera da calciatore, sente quell’ambiente come gli appartenesse ancora, dal quale non sembra essersi mai staccato, un sottile filo conduttore fra il passato e il presente: «Sono venuto a fare gli auguri a Benitez ed a seguire gli allenamenti del Napoli – ha dichiarato a radio (Crc), tv (Sky) ed a qualcuno della stampa scritta- Sarò a Castel Volturno anche domani (oggi ndr). Sono rimasto legato a questi colori, qui c’è stato il mio trampolino di lancio e mi auguro quanto prima che il Napoli possa vincere qualcosa di importante, come lo scudetto. E’ stato avviato un bel progetto ed in pochi anni la squadra fa già parlare di sé in ambito europeo».

Estimatore. Conosceva già Benitez, l’allenatore spagnolo che adesso fa sognare Napoli, per averlo incontrato da calciatore e da allenatore nella Premier League. Lo stima. E ne condivide la filosofia di gioco. Ha aggiunto il Pibe di Oliena, come venne definito quando prese il posto di Maradona ventitré anni fa: «Il calcio non è una questione di moduli. Io ad esempio ne pratico uno diverso ma l’idea di gioco è molto simile a quella dello spagnolo. Ciò che conta nel calcio, al di là dei numeri, è la filosofia. E per essere competitivi, in Europa, quella più adatta è quella di Rafa. Benitez è un allenatore molto bravo, di grande spessore e lo si vede sin da subito. Poi, è chiaro che per vincere in Italia ci vorrà tempo, ma Benitez sta facendo un gran lavoro».
Dopo l’esperienza non esaltante nel Watford, Zola, sempre venerato in Gran Bretagna, trascorre il suo tempo ad aggiornarsi continuamente presso tecnici più navigati e più innovativi (Benitez, uno di questi). Non ha mai smesso di seguire il Napoli pur essendosi distaccato tanto tempo fa. Venne ceduto al Parma dopo quattro campionati solo per esigenze di bilancio (otto miliardi e mezzo di vecchie lire intascò il club azzurro). Ed era stato a vedere il Napoli proprio al Tardini l’altra settimana. «Mi piace molto Mertens – ha sottolineato – Contro il Parma ha fatto benissimo quando è subentrato. Devo ammettere che sono anche affascinato da Inler e Ghoulam. Mi auguro che il Napoli possa vincere un altro scudetto a breve. Le idee sono quelle giuste. Bisogna perseverare ed avere pazienza».

Attesa. E’ in attesa di un’altra chiamata in panchina. Possibilmente in Italia. O all’estero, visto che parla l’inglese così bene. Zola è stato un esempio di caparbietà e professionalità. Ha scalato la vetta più alta del calcio europeo, partendo dalla Torres da dove venne prelevato da Moggi per soli 300 milioni di vecchie lire. Ma non ha mai dimenticato la maglia azzurra: «Ringrazio sempre Napoli, che ha rappresentato il mio trampolino di lancio e la gente che con me è sempre stata generosa».

fonte: Corriere dello Sport
Sartoria Italiana
Vesux

I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo blog è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. - Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione parziale o totale dei contenuti di questo portale Tutti i contenuti di IamNaples possono essere utilizzati a patto di citare sempre IamNaples.it come fonte ed inserire un link o un collegamento visibile a www.iamnaples.it oppure al link dell'articolo.