Fuori (quasi) tutti: ne mancano tredici, diamine, è un gran bel record (mai così tanti in giro), però è anche un (gran) bel problema, perché l’allenamento diventa complicato. E allora: niente seduta mattutina, un modo per far respirare chi non è nel circuito delle Nazionali, togliergli un po’ di pressione da dosso, consentire di riposare. Tanto poi ci sarà la prossima settimana e lì Mazzarri non farà sconti: magari «soffrirà» un po’ – dovendo rinunciare almeno sino a martedì ad Inler, Dzemaili, Behrami e Insigne, con alcuni rientri inevitabilmente in programma per il giovedì – ma almeno il Torino sarà nel cono di luce, la tensione si avvertirà e sarà possibile plasmare il Napoli a propria immagine e somiglianza. Intanto, pillole di buonumore: Britos può considerarsi recuperato – dopo l’intervento alla mandibola – e dunque arruolabile, alla ripresa. Fumata (quasi) bianca per il San Paolo: la determinazione è stata firmata ed i lavori possono cominciare («timidamente ma non c’è alcun allarme» ha dichiarato l’assessore allo Sport del Comune di Napoli, Pina Tommasielli). Stamani, quel che resta del Napoli torna a Castelvolturno per l’ultima seduta prima di un giorno di vacanza; ieri, partitina sette contro sette: l’ha risolta il giovane Novothny al golden gol. Un assaggio di prima squadra per il baby bomber della Primavera. Si ricomincerà lunedì.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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