Attesissimo. Come a Londra, forse ancora di più. Tutti con il fiato sospeso, fino all’ultimo secondo. Gonzalo Higuain sta bene, sicuramente sta molto meglio. Clinicamente guarito. Superato l’infortunio muscolare al flessore. La condizione non può essere proprio al top ma la sfida dell’Olimpico è una di quelle proprio da non poter saltare.
Stamattina l’ultimo consulto, l’ultima chiacchierata con Benitez e lo staff medico. Più che un test di campo, una verifica a sensazione. Rafa, salvo sorprese dell’ultima ora darà il via libera. Semaforo verde per il Pipita, in campo contro la Roma dopo aver saltato la sfida di Champions League contro l’Arsenal e quella di campionato contro il Livorno.
All’Olimpico segnò con l’Argentina, un gol bellissimo all’Italia di Prandelli, poi l’assist per il raddoppio della Seleccion e una prestazione sontuosa. La sfida scudetto contro la Roma avrà un fascino ancora superiore, Higuain è tra i protagonisti più attesi, forse il più atteso in assoluto. Dieci giorni di terapie e di lavoro differenziato, seguito passo dopo passo dallo staff medico coordinato dal dottore De Nicola, e da quello atletico. Una tabella dettagliata, un recupero programmato con gradualità, senza forzare per non correre rischi.
Higuain pronto a lanciarsi nella mischia, Pandev però sulla corda fino all’ultimo nel caso dovesse toccare a lui. Ma stavolta l’argentino non dovrebbe restare a guardare, pronto a riprendere il posto in attacco e il ruolo di trascinatore. Il suo carisma mancò moltissimo a Londra nel tracollo contro l’Arsenal. La sua voglia di vincere, la sua esperienza, la sua abitudine a giocare partite decisive: tutte caratteristiche dell’argentino, qualità che lo trasformano in un attaccante al di sopra della media.
Lui è il vero top player, media realizzativa spaventosa nel Real Madrid. Numeri da campione anche a Napoli in rapporto al numero di presenze: tre reti in campionato e una nella notte magica di esordio in Champions League contro il Borussia Dortmund. Una grande partenza, poi lo stop improvviso per infortunio dopo la trasferta del Ferraris contro il Genoa. Un problema muscolare che lo ha frenato proprio alla vigilia della supersfida con l’Arsenal.
Fuori da venti giorni, ha saltato anche la convocazione con l’Argentina ed è rimasto a Castelvolturno per smaltire l’infortunio e ritrovare al condizione. Troppo importante il Pipita, con lui campo è un’altra cosa. E contro la Roma la sua presenza è troppo importante. Fondamentale. Decisiva.
Fonte: Il Mattino.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro