Tutti i sardi sono bassi e scuri, tutti i liguri, invece, sono tirchi. Tutti i musulmani terroristi e tutti i tedeschi ubriaconi. Che monotonia la vita fatta di luoghi comuni. Inutile offendersi, specie quando dall’altro lato (e questa volta, però, parliamo di una società seria, la seconda forza della BundesLiga) ci sono tutti i sintomi della malattia del secolo, la chiusura mentale. Allora non fa scalpore il ‘monito’ apparso sul sito ufficiale del Wolfsburg in cui si esorta i tifosi tedeschi a “prendere familiarità con le regole di base del codice della strada italiano. Le strade sono dense e molto vivaci e le regole non sempre rispettate, quindi prestare massima attenzione anche quando il semaforo è verde o si è sulle strisce pedonali.” E qui il sorriso nasce spontaneo: non la penseranno, però, così tutti quegli automobilisti (e non sono pochi) con un forte senso del dovere che devono sentirsi additati come ‘vivaci’ o ‘irrispettosi’. Capita. Il capitolo più interessante è però quello sulla criminalità. Gomorra docet: “A Napoli ci sono spesso borseggiatori, spesso questi sono aiutati da complici che distraggono i turisti meno attenti con scuse banali (urti, spinte o caduta di ghiaccio, caduta di ghiaccio?!?!). Stare, in particolare, attenti a quando si sale su mezzi pubblici o si accede in luoghi molti affollati. Si consiglia di spostarsi sempre in comitive numerose. Espressioni ingiuriose o cori e gesti di scherno verso i tifosi dovrebbero essere evitati.” Altrimenti, attenti a Genny Savastano che, spalleggiato da Ciruzzo l’Immortale, può sparare a tutti quelli vestiti di verde. Purtroppo, per chi vive Napoli solo tramite l’esasperazione commerciale dei media non può che cadere in questa becera minestra di cliché. L’invito ai tifosi del Wolfsburg, per quanto ci riguarda, è invece di venire a provare le specialità gastronomiche ed ammirare le bellezze, sia naturali che architettoniche, che è difficile trovare altrove.
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