Una notte per decidere dopo l’ennesimo consulto medico, ma restano i dubbi, fortissimi, sulla partecipazione di Antonietta Di Martino alle prossime Olimpiadi di Londra. Speranze ridotte, l’ultima parola la potrebbe pronunciare oggi: assieme a Massimiliano Di Matteo, marito e allenatore, dovrebbe prendere la decisione. Ieri la campionessa azzurra di salto in alto ha vissuto una giornata intensa, l’ennesima da quando l’infortunio alla zampa d’oca della coscia sinistra, l’arto dello stacco, l’ha bloccata alla fine dello scorso mese d’aprile durante una seduta d’allenamento a Tenerife, in Spagna. Nella clinica ortopedica dell’ospedale San Matteo di Pavia, a visitare l’atleta di Cava de’ Tirreni è stato ancora una volta il professore Francesco Benazzo, che la segue in collaborazione con lo staff sanitario della Fidal. Nel 2004 fu lui a operarla alla caviglia e, dopo un lungo calvario, la saltatrice delle Fiamme Gialle tornò in pista più forte di prima.
Questa volta, però, la situazione è apparsa molto più difficile fin dai primi esami diagnostici: il lungo stop e i margini esigui di recupero non stanno giocando a suo favore. La grinta e l’orgoglio della saltatrice delle Fiamme Gialle potrebbero avere il sopravvento sulla malasorte e sul pessimismo della ragione. A parlare per lei è Massimiliano Di Matteo. «Finora abbiamo fatto una corsa contro il tempo – afferma -, di certo la condizione non è ottimale alla luce di quanto accaduto. Chi la conosce sa bene che non vorrebbe mai mollare, ma ci siamo presi un po’ di tempo ancora per riflettere». Le nuvole nere si addensano, chi s’attendeva la fumata bianca è rimasto deluso ed il no definitivi è dietro l’angolo. Eppure c’erano tutti i presupposti per sperare in un piccola rivincita ai Giochi inglesi dopo il decimo posto nell’edizione di Pechino 2008.
Prima dell’infortunio, all’inizio di marzo, l’azzurra aveva vinto la medaglia d’argento ai Campionati del Mondo indoor di Istanbul (in Turchia). Il secondo podio iridato consecutivo, dopo il bronzo centrato nella rassegna estiva di Daegu (Corea), nel settembre 2011. Nel palmarés della cavese brillano anche l’oro europeo indoor conquistato a Parigi nel 2011 (anche argento nel 2007), e l’argento mondiale outdoor di Osaka nel 2007. Dovesse annunciare il forfait ufficiale, allora a far parte della spedizione olimpica potrebbe essere Alessia Trost. Nei giorni il direttore tecnico delle squadre nazionali, Francesco Uguagliati, è stato chiaro al riguardo: «Voglio chiarire che Antonietta ha la priorità assoluta per la partecipazione ai Giochi. Ma, detto questo, aggiungo che iscriveremo Alessia Trost come riserva. La sua partecipazione avverrà però solo se ricorreranno due condizioni: il forfeit della Di Martino, e l’ottenimento del minimo A (1,95) ai mondiali junior. Se anche Antonietta dovesse rinunciare, senza il minimo A la Trost non verrà a Londra».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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