L’edizione odierna del Corriere dello Sport propone le classiche pagelle del giorno dopo una partita. Ecco che i giudizi hanno dato sulla prestazione degli azzurri in seguito alla vittoria sull’Atalanta:
Higuain 7,5
L’autentico pipita non sbaglierebbe tre chanches del genere: ma non è la domenica sbagliata, eh no. Osservarne le movenze significa perdersi: un fe-no-me-no, forse molto di più per una squadra che in lui si specchia.
Hamsik 7
Per quarantacinque minuti (almeno) s’aggira per il campo un signore con la cresta, ma quando si rimette a giocare, è delizioso, perfido, illuminante (con l’assist) e si fa persino perdonare il rigore sbagliato. A proposito, umilmente va a coprire nella inferiorità: sta al fianco di Ghoulam, per lasciarlo andare e allo stesso tempo per aiutare la fase difensiva nel momento delicato.
Reina 7
Un miracolo immediatamente, un altro su Cigarini: nel primo tempo, tiene su il Napoli che sbaglia tanto. Quando un uomo sa fare la differenza.
Albiol 7
Un sovrano. E’ elegante e sa usare metodi spicci, non fa passare una mosca (pardon, una). Ha una calamita, i palloni tutti su di lui, gioca con eleganza, chiude, sembra quasi non faccia fatica.
Sarri (all.) 7
Si potrebbe obiettare: però, quei 45 minuti iniziali. La classifica è la sintesi d’un 2015 da sogno, d’un calcio che ha bisogno della sosta per ripartire. I numeri sono spaziali, un premio guadagnato sul campo.
Koulibaly 6,5
Il suo «compare» gli sottrae un bel po’ di lavoro ed allora deve mostrare la fisicità e poi strappare un gol a Denis. E’ rassicurante, resta una garanzia, anche quando gli spettano impegni meno gravosi. Mica poco!
Ghoulam 6,5
Quando decide di alzare il ritmo, obbliga ad affannose rincorse e squarcia una corsia sulla quale, non a caso, il Napoli va a giocare. E’ scintillante nella fase offensiva.
Mertens (27′ st) 6,5
In inferiorità eppure allarga il campo, conquista un rigore. Ha una rapidità di gambe che sconvolge e gli basta niente per entrare in partita.
Hysaj 6
Ha una certa voglia di far male, però lo trovano poco, o magari tardi sugli inserimenti. E Gomez poi chiede sacrifici. Si ritrova un pochino da solo, perché viene meno Allan nelle coperture, ed allora fatica.
Callejon 6
Non è una questione di gol, ma di momento: va verso il centro, e allora perde Brivio; sta largo e non «sente» le giocate, quelle che dovrebbero essere nelle sue corde. Ma nella ripresa, avercene un altro così: lavora per sé, forse quasi per tre.
Insigne 6
Sta troppo largo, dunque un pochino fuori dal match; vorrebbe entrarci ma gli manca la password stavolta. La trova alla distanza, sfiora un supergol, e comunque non si risparmia nelle due fasi.
David Lopez (20′ st) 6
Di qua non si passa, mostrando i muscoli, sistemandosi in mezzo al campo per fare la diga che serve nel momento dell’emergenza.
Allan 5,5
Ha perso l’intensità del primo trimestre e non sa come inaridire Cigarini, che gli porta via palloni e pure le idee. Benvenuto Natale, ha la possibilità di rigenerarsi.
Jorginho 4,5
Un po’ scolastico, quasi banale. Poi quel raptus privo di senso che rischia di rimescolare una gara ormai presa in mano.
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