Intervenuto ai microfoni di Dazn ha parlato il giovane difensore dell’Atalanta Gianluca Mancini. Ecco le sue dichiarazioni:
“Parentela con il CT? Tantissime volte mi hanno chiesto se ero imparentato con il mister, anche Ilicic ai tempi della Fiorentina. Dicevo che se ero il figlio di Roberto avrei potuto fare altro invece che il calciatore.. Tra l’altro mi chiamano tutti Mancio, anche la mia ragazza”.
SUI GOL – “E’ una dote naturale, la miglioro. Anche a livello giovanile segnavo, se c’è una punizione io vado in area, tanto con tutti i piedi buoni e quei assist perfetti che abbiamo all’Atalanta serve solo dare la zuccata vincente”.
SULL’ESULTANZA – “Non voglio avere una mia esultanza, se segno faccio delle cose. A volte anche brutte, come a Frosinone. La più bella è stata contro l’Inter, quando ho scavalcato e sono andato verso i nostri tifosi. Negli inserimenti bisogna essere bravi, trovare il momento giusto”.
DIFETTI – “A volte non penso, penso solo ad andare in avanti senza lettura del gioco. A volte sono troppo aggressivo, il mister mi riprende perchè dice che nello sprint ho qualche possibilità in più. Devo farlo in maniera seria”.
NAZIONALE E LA CONVOCAZIONE – “Ero un po’ infortunato, Di Biagio mi disse che c’era la possibilità di andare su con i grandi. Alla fine il dolore è sparito, ho subito chiamato la mia fidanzata. Ero molto emozionato, come se fosse stato il primo giorno di scuola. Chiellini mi ha abbracciato e fatto i complimenti, siamo toscani entrambi”.
SULL’INTER – “Ho una famiglia di interisti, avevo il poster di Materazzi. Mi piaceva Ronaldo, mio padre adorava Vieri quindi avevo anche il suo poster. Il mio sogno era quello di giocre in Serie A, non penso ai nerazzurri perchè l’Atalanta è una società forte, la paragono tranquillamente con l’Inter. E’ un sogno essere qui”.
I PIU’ DIFFICILI DA MARCARE – “Contro Insigne e Mertens è stata veramente dura, vanno dentro, incontro, girano. E’ stata una bella partita. Piatek sta facendo grandi cose, ha dimostrato di segnare anche con il Milan. Speriamo che non segni contro di noi, magari qualche pedatina ci scappa… Duvan? Dura tenerlo, con quel fisico, in velocità”.
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