Da Conti a Gagliardini passando per Grassi e Caldara. L’Atalanta si coccola i propri gioielli e ai microfoni de “La Gazzetta” il giovane terzino destro dei bergamaschi ha analizzato questi due mesi fantastici. Sette vittorie, quinto posto in classifica. L’Atalanta sogna in grande. Ecco l’analisi di Andrea Conti. “E’ un momento bellissimo, personale e di squadra. E’ il gruppo che esalta il singolo. Siamo riusciti a capire quello che ci chiedeva Gasperini e i risultati si vedono. E’ un calcio diverso, un modulo diverso, interpretato da giocatori diversi. E’ un sistema dispendioso, di corsa e pressing: o sei giovane o hai una gran voglia di sacrificarti. Facciamo che l’obiettivo è la salvezza prima possibile e poi vediamo cosa riusciamo a guadagnarci. Veniamo tutti dal settore giovanile, abbiamo gli stessi valori, lo stesso orgoglio atalantino. Ci conosciamo da tanti anni, in questo senso siamo unici. Non esiste un’altra squadra che abbia così tanti ragazzi dello stesso gruppo arrivati in prima squadra. Possiamo essere uno spot per il calcio. Modelli? Dani Alves, terzino di grande spinta e tecnica. Ma guardo anche ai nostri De Sciglio e Darmian che così giovani sono già in squadre importanti. Futuro? Non penso a dove sarò tra dieci anni, già faccio fatica a pensare a domani. Il mercato non mi riguarda e neppure mi interessa. Penso all’Atalanta, all’Under 21, agli stage con Ventura. Il resto non mi tocca minimamente, qui mi sento in famiglia e non vedo un solo motivo per andarmene. Amici? Gagliardini, Caldara, Grassi. Siamo cresciuti insieme, Gagliardini dice che mi arrabbio spesso ma con loro non potrei mai farlo, sono come fratelli. Grassi è quello a cui sono più legato, ci siamo sempre sentiti anche quando le nostre strade si sono separate: è il più ignorante, detto in senso buono… E’ un tranquillone, lo mettiamo in mezzo. Una volta avevamo una convocazione per partire alle 6 e mezzo del mattino, giocammo alla play fino a tardi e la mattina alle 9 ancora dormivamo: ci hanno svegliato le urla del nostro team manager”.
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