Proviamo a giocarla la quaterna dei sogni sulla ruota di Napoli, con estrazione nel mese di gennaio: Astori, Neto, Armero e Calaiò. Niente male per il salto di qualità che sogna Mazzarri e che De Laurentiis ha ammesso di voler fare già a partire dal mercato invernale: «Costruirò una squadra ancora più forte, ci saranno degli investimenti a gennaio».
Il patron e l’allenatore azzurro sanno bene che l’obiettivo della stagione è riacciuffare la zona Champions. A ogni costo. Non è solo questione di prestigio: in ballo c’è una torta di almeno 30 milioni di euro, più o meno quello che ha incassato il club azzurro dall’Uefa fra diritti tv e premi per la partecipazione all’edizione 2011/2012. Viste le grandi manovre di Milan, Inter, Fiorentina, Lazio e Roma, il Napoli sa bene che deve rinforzarsi nella campagna d’inverno. Bigon e Mazzarri fanno il punto della situazione quasi ogni giorno. De Laurentiis mette a disposizione un tesoretto di circa 12 milioni. Non è poco, in tempi di magra come questi.
All’Ufficio tesseramenti della Lega calcio in via Rosellini a Milano, però, il Napoli non dovrebbe mettere piede prima del 9 gennaio. La sessione di gennaio, inevitabilmente, è legata a filo doppio con quella estiva: la bocciatura di Vargas, apre le porta al vice Cavani. Mazzarri insiste per Floccari ma Napoli e Lazio sono distanti anni luce. Molto più facile l’ingaggio di Calaiò. Il palermitano è favorito per almeno due motivi: si può prendere in prestito con diritto di riscatto e il laziale, il suo antagonista, viene valutato da Lotito oltre 4 milioni. E così salgono prepotentemente le chance di rivedere in maglia azzurra Emanuele Calaiò: 30 anni, 40 gol con il Napoli nei suoi tre anni sotto il Vesuvio. Ha esperienza e doti tecniche: l’identikit dell’attaccante che cerca Mazzarri.
L’affare si può fare. Ma in tempi stretti: l’arciere è conteso da molti club di serie A. Col Siena saldamente in piedi anche l’affare Neto: il Napoli si è mosso per primo, ma poi è spuntata la Juventus che deve rimpiazzare Chiellini. Mezzaroma fiuta il colpaccio: lo ha pagato sei mesi fa meno di 1,8 milioni, vuole rivenderlo a otto. Né gli azzurri, né i bianconeri sborseranno una simile cifra. Ma Bigon può convincere il Siena girando ai toscani uno tra Vargas, El Kaddouri o Bruno Uvini.
De Laurentiis in persona si prepara poi a dare l’assalto ai gioielli di Cellino: tra i due patron i rapporti sono eccezionali. Il presidente del Napoli vuole Astori e Nainggolan e vuole sapere il prezzo preciso. Per il 25enne difensore – obiettivo numero uno della difesa – la cifra di partenza è 13 milioni (lo vogliono anche Everton e Queens Park Rangers), per il centrocampista belga più o meno 12. Infine l’affare con i Pozzo per Pablo Armero: il colombiano è da un anno e mezzo nel mirino azzurro, Bigon ha una corsia preferenziale. Se Dossena dice di sì al Palermo, l’affare si chiude e Armero sarà azzurro a gennaio. Altrimenti, l’operazione è rinviata a giugno. L’Inter insiste per uno scambio Silvestre-Campagnaro: il Napoli ha capito che il difensore argentino andrà comunque via a parametro zero, e sta valutando se guadagnarci qualcosa vendendolo adesso. Piste calde quelle che portano ad Andreolli (Chievo) e Paletta (Parma).
Piace il francese Flamini ma solo se il Milan farà sconti sull’ingaggio. Stesso discorso per Rolando del Porto. Banega del Valencia è un affare, ma al momento non è una priorità.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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