“Al di là delle due assoluzioni ottenute, siamo molto delusi e sorpresi dalla decisione odierna. Non ci aspettavamo questo epilogo. Aspettiamo il deposito delle motivazioni della sentenza e certamente ricorreremo in Cassazione“. Lo hanno dichiarato i difensori di Antonio Giraudo, l’ex ad della Juve, gli avvocati Massimo Krogh e Michele Galasso commentando la sentenza della Corte di appello di Napoli.
PIERI – “Come esce la classe arbitrale da questa vicenda? Vorrei fermare la mente su quello che è stata questa sentenza che ha dimostrato che la parte sana di questo mondo sono gli arbitri. Questa è la vittoria dell’Aia, non la mia, io ho perso comunque nel giorno in cui mi hanno tolto la possibilità di fare ciò che più amavo“: così l’ex arbitro Tiziano Pieri ha commentato alla trasmissione ‘Novanta minutì la sentenza di assoluzione nel processo di Napoli su calciopoli. “Ho passato anni difficili – ha aggiunto Pieri – ma oggi voglio ringraziare i mie avvocati, anche se dopo la sentenza di assoluzione il primo pensiero è andato alla mia famiglia. Bisogna pensare alle persone – ha continuato – qui si è giocato con il fuoco, con la vita di alcune persone che hanno subito ingiustamente. Ho rinunciato alla prescrizione coordinando questa decisione con i miei avvocati che hanno capito il mio desiderio di andare avanti in questi anni sempre a testa alta anche se non è stato facile“. Soddisfatto anche l’ex assistente arbitrale Duccio Baglioni. “Sono felice per me e per tutti gli altri – ha detto, intervenendo a ‘Novanta minutì– oggi è stata una giornata bella, dove la giustizia ha trionfato. Ho passato sei anni d’angoscia per un errore di segnalazione di un fuorigioco, è una cosa assurda. Mi aspetto l’assoluzione, ricordiamoci che siamo in un rito abbreviato, le difese in appello si faranno sentire e speriamo possano portare all’assoluzione anche degli altri“. “Sono felice per me, ma anche per Lanese, Dondarini e Pieri – le parole dell’ex arbitro Marco Gabriele -. Sono convinto che tutti quanti noi siamo persone per bene, lo dimostrano i fatti che stanno uscendo fuori”.
LEGALE DONDARINI – Paolo Dondarini, appreso dell’ assoluzione di Napoli, ha “tirato un sospiro di sollievo“, ma “nessuno gli potrà mai ridare quella parte di vita professionale ad alto livello internazionale che ha perso“. Parola del legale dell’ex arbitro, l’avv. Gabriele Bordoni, che l’ha assistito fin dall’inizio della vicenda, nel 2006. Bordoni oggi ha rimarcato “quanto fossero fondate le nostre accuse rivolte alle indagini sulla loro incompletezza e che avevano portato ad una sentenza che aveva completamente stravolto l’evidenza“. Dondarini, per il suo legale, “non era stato raggiunto da nessuno pregiudizio accusatorio” e “avevamo scelto l’abbreviato nella consapevolezza che nulla ci fosse“. “Dondarini ha finito anticipatamente la sua carriera – ha aggiunto – ha perso i conseguenti guadagni. Era un arbitro internazionale di punta. E ha dovuto smettere, per di più con l’infamia di essere uno ‘vendutò. Tutto questo è molto amaro: quando gli ho parlato era commosso, finalmente rivede la verita“.
LANESE – “Sono stati otto anni di sacrifici, ho vissuto momenti difficili e alla fine c’è stato il risultato che speravo da sempre“: così Tullio Lanese, ex presidente dell’Aia (l’associazione degli arbitri) ha commentato la sentenza che lo assolve dalle accuse di “calciopoli” (in primo grado era stato condannato a due anni con rito abbreviato). Alla domanda se intende intraprendere iniziative per ottenere risarcimenti ha risposto: “Ora mi riposerò fino a gennaio, poi penserò cosa fare per tutto quello che ho subito”.
MOGGI – “Non so se questa sentenza sia la fine di Calciopoli. Certo che avendo assolto tutti mi viene da chiedere: o l’associazione a delinquere la facevamo solo in due, io e Giraudo, oppure è difficile continuare a crederci…”. Così Luciano Moggi commenta a Panorama.it, la sentenza d’appello di questa sera su calciopoli. “Quando vengono a cadere i capi di imputazione su quasi tutte le partite – aggiunge Moggi – vuol dire che non è stato fatto nulla“, considerato, in particolare che “vengono assolti gli arbitri. Cosa rimane?”. Poi Moggi continua: “Mi fa piacere in particolare l’assoluzione dell’arbitro Pieri, due figli, incriminato senza aver mai commesso nulla. È per lui e per quelli come lui che ho lottato. Per qualche tempo ha anche fatto il commesso in un supermercato per tirare avanti. E poi penso all’altro arbitro Dondarini, una brava persona. Sono contento per gli arbitri perchè sono brave persone che non avevano nulla a che fare con me – conclude Moggi – se non per i contatti sul campo“.
Fonte: Tuttosport
La Redazione
M.V.
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