Piebury Corner è uno di quei pub minuscoli che fanno tanto Londra. Si trova nel quartiere di Ashburton Grove, in Holloway Road, a poche centinaia di metri dall’Emirates Stadium. Martedì alle 17, poche ore prima della gara di Champions, è stato teatro di una scena di ordinaria follia che ha fatto il giro del mondo contribuendo ad etichettare l’aggressione come una violenza degli ultrà del Napoli. Eppure, ieri, il popolo del web, attraverso una ricostruzione passo dopo passo e molto fedele, è riuscito a chiarire ulteriormente la prima versione del fatto: aggressione c’è stata, con una strana alleanza, inedita fino a ieri, tra «tifosi» del Millwall e quelli del Napoli. Molti inglesi, peraltro, portavano addosso anche le sciarpe del Napoli, contribuendo a far credere che gli assalitori fossero tutti azzurri. I supporter del Millwall sono legati a quelli azzurri da non si sa bene che tipo di amicizia che però li ha spinti a spostarsi dal quartiere di London Borough of Southwark, a sud del Tamigi, fin alla zona di Arsenal. Tra di loro, quasi un centinaio, ovvio non si esclude che ci fossero anche dei tifosi napoletani.
Il gruppo dei supporter inglesi e napoletani, ma tutti con sciarpe azzurre intorno al collo (da qui l’attribuzione del blitz esclusivamente ai napoletani) avrebbe fatto irruzione nel pub – occupato dai sostenitori dell’Arsenal – scatenando il panico, distruggendo tutto il possibile e picchiando alcuni dipendenti e una decina di clienti con una violenza unica e inaudita. La notizia è rimbalzata sui quotidiani del mattino e il Daily Mirror ne tenta una ricostruzione, parlando di circa 50 clienti che erano all’interno del locale. Paul Campbell, il manager del pub, è rimasto ferito e sconvolto per l’accaduto. Racconta: «Abbiamo ospitato i tifosi del Napoli per tutto il giorno, sono stati tutti simpatici e nessuno ha dato alcun tipo di fastidio, non è mai nato alcun problema. All’improvviso hanno fatto irruzione questi violenti, prendendo sedie e tavoli. Nessuno li aveva provocati, è stata un’aggressione gratuita. C’erano tre ragazze che sedevano vicino a me e questi delinquenti appena entrati hanno afferrato la sedia da sotto le ragazze. Alla fine del loro blitz c’era sangue dappertutto. Il bilancio è di due feriti: a un mio dipendente sono stati applicati 16 punti». È proprio il profilo Twitter del pub che parla, senza incertezze, di napoletani come protagonisti della violenza.
A suggellare la versione di uno strano miscuglio di tifoserie, il sequestro di un vessillo del Millwall nel settore destinato ai tifosi azzurri: come è noto è vietato esporre qualsiasi tipo di bandiera in uno stadio inglese. La stampa inglese ha preso al volo l’occasione per ricordare gli incidente avvenuti nel passato con protagonisti i tifosi italiani: lo scorso anno furono i laziali a provocare incidenti prima della gara di Europa League con il Tottenham Hotspur e vengono citate, nel 2010, le aggressioni a Napoli dei tifosi azzurri a quelli del Liverpool.
Per l’episodio del pub assalito, non risultano arresti da parte della polizia britannica. Ma c’è un tifoso al seguito del Napoli che è stato fermato per qualche ora e poi rilasciato: si tratta di un giovane che, probabilmente ubriaco, avrebbe preso a calci una ragazza inglese proprio nella zone a ridosso dello stadio dell’Arsenal.
La notizia del pub in un lampo ha fatto il giro del web. «A Londra sono tornati gli hooligans, ma non sono inglesi, sono i napoletani», scrivono un po’ tutti. Sarcasmo invece da parte del quotidiano The Independent: «L’unico danno il Napoli l’ha fatto con i suoi tifosi: distrutto Pierbury Corner».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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