Assalto agli imbattibili. Almeno in campionato: perché il Napoli ha consapevolezza di essere già riuscito nell’impresa di sconfiggere la Juventus targata Conte. E non in una partita qualsiasi, bensì nella finale di Coppa Italia all’Olimpico lo scorso 20 maggio. Quando i bianconeri, che avevano già vinto lo scudetto, speravano fare il bis tricolore e di chiudere senza ko la stagione. Il 2-0 firmato da Cavani e Hamsik mise fine alla loro illusione.
Imbattibile in campionato, dunque, la Juventus. E, guarda caso, senza sconfitte proprio dall’ultima partita della stagione 2010-2011, quando sulla panchina della Juventus sedeva ancora Gigi Delneri e la sfida con il Napoli finì 2-2. A quell’incontro bisogna aggiungere i 45 della gestione Conte, fino alla vittoria di Siena nell’ultima giornata di campionato prima della sosta e del big match di domenica allo Juventus Stadium. Una striscia eccezionale, fatta di 29 vittorie e 17 pareggi. Una marcia trionfale che ha portato i bianconeri alla vitoria dello scudetto lo scorso campionato e all’attuale comando della classifica nel torneo in corso, alla pari con il Napoli: la rivale più accreditata nella lotta per il titolo.
La Juventus, che ha già conquistato il secondo posto nella speciale classifica, adesso punta al record d’imbattibilità, detenuto dal Milan con 58 partite senza sconfitte. I bianconeri attualmente sono davanti alla grande Fiorentina degli anni Cinquanta (40 partite), al Perugia di Castagner (37) e all’Inter di Mancini (33). Il Milan del record, guidato da Fabio Capello, dal 26 maggio 1991 fino al 21 marzo 1993 non conobbe sconfitte, mettendo insieme, appunto, 58 risultati utili consecutivi. Una sequenza iniziata con uno 0-0 a San Siro contro il Parma e chiusa proprio contro gli emiliani con la sconfitta per 1-0, al 58’ (un numero che si ripete…). In gol, su punizione, il colombiano Tino Asprilla. Tra gli applausi, raccontano le cronache di allora, dei tifosi rossoneri. Formidabile lo score di quel Milan, imbattuto per quasi due anni in serie A: 40 vittorie e 18 pareggi, con 127 gol fatti e 40 subiti.
Calendario alla mano, la Juve di Conte potrebbe compiere l’impresa di battere quel record di 58 partite senza sconfitte alla prima giornata di ritorno del campionato, il 13 gennaio 2013. Dove? Ironia della sorte, a Parma…
Ma è chiaro che nell’ottica dei corsi e ricorsi storici e della scaramanzia, la sfida di domenica a Torino è vista dai tifosi del Napoli in un altro contesto. Con una doppia speranza che sa tanto di cabala, di «non è vero ma ci credo»: che sia il Napoli a rompere l’imbattibilità juventina iniziata proprio contro gli azzurri nell’ultima giornata; che a dare il successo alla squadra di Mazzarri possa essere un… colombiano. Ovvero, Camilo Zuniga.
Altro che Cavani, Pandev o Hamsik, il trio delle meraviglie: l’«hombre del partido» potrebbe essere Zuniga, rientrato tra l’altro in anticipo dagli impegni transoceanici. Lui che non è un bomber, che in questi tre anni nel Napoli ha segnato in tutto quattro gol, tra cui quello all’Inter che regalò agli azzurri la qualificazione in Champions League. Ma con la cabala si sa, il motto è quello dell’ultimo James Bond versione Sean Connery: «Mai dire mai».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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