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Ass.Tommasielli: “Lunedi iniziano i lavori al San Paolo. Il Napoli è un inquilino di lusso ma….”

"Il club non li sconterà con i canoni di fitto, sono due questioni diverse"

Il Napoli lancia l’allarme stadio, il Comune risponde e fissa una nuova data sull’inizio dei lavori. Si tratta di interventi strutturali richiesti dall’Uefa per il San Paolo, pena la mancata concessioone della licenza e quindi l’impossibilità di disputare, la prossima stagione a Fuorigrotta, le gare europee. L’assessore allo Sport, Giuseppina Tommasielli getta acqua sul fuoco: «Allarme ingiustificato, i lavori partiranno in ritardo ma rispetteremo ogni impegno assunto».

Assessore, è vero che il ritardo è di un mese?
«Sì, ma si tratta di atti amministrativi delicati. E ci sono tempi da rispettare. Oltre alla volontà politica, c’è quella amministrativa di cui bisogna assolutamente tener conto per fare le cose in maniera specchiata».

C’è un impegno preso con Uefa, un cronoprogramma inviato e una delibera già approvata il 15 febbraio scorso. Qual era il problema?
«Bisognava fare approfondimenti soprattutto sul ribasso previsto. Il dirigente che ha firmato ieri mattina è responsabile davanti alla Corte dei Conti. Quando si procede in modo rigoroso, succede che i tempi si allungano, ma non abbiamo compromesso nulla».

Problemi di finanziamento dei lavori?
«No. Siamo riusciti a metterli in bilancio. Il Napoli li anticiperà, noi li restituiremo».

Il club non dovrà scontarli con i canoni di fitto?
«No, sono due questioni diverse».

Un mese di ritardo, come si recupererà il tempo perduto. La Uefa non prevede deroghe.
«Lunedì mattina partiranno i lavori, si inizierà con la spicconatura e la pulizia della pluviale. I nostri tecnici hanno assicurato che sarà recuperato il mese di ritardo. I lavori saranno ultimati entro giugno».

Allarme ingiustificato, dunque?
«Purtroppo succede tutte le volte, il Napoli ci fa un pressing continuo. Eppure abbiamo dimostrato altre volte che seppur in ritardo, abbiamo sempre fatto il nostro dovere. Mi rendo conto che si tratta di un normale gioco delle parti. Capiamo l’importanza che ha il calcio, condividiamo passione e amore per la squadra della nostra città, ma vi assicuro, non è l’unica cosa di cui dobbiamo occuparci. E ce ne sono di più gravi di questioni».

Parliamo di competizioni internazionali, in ballo ci sono milioni di euro.
«Lo capiamo e ci attiviamo, ma abbiamo bisogno di tempo. Sono i tempi della pubblica amministrazione. E anche stavolta il povero Comune è riuscito a fare il suo. Ci sta però che con il calcio Napoli ci siano piccole incomprensioni. E’ il normale rapporto tra proprietario e inquilino che va in questa direzione. Naturalmente, per inquilino intendo un inquilino di lusso e di grande levatura come De Laurentiis».

Fonte: Monica Scozzafava per il “Corriere del Mezzogiorno”

La Redazione

C.T.

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