Per esorcizzare la classifica mister Silva, rafforzata la linea mediana con cinque uomini, in avanti si affida alla velocità di Papa Waigo e alla potenza di Soncin. Vespe intenzionate ad arrotondare e raggiungere quota quaranta, si presentano al De Luca con Sau al fianco di Mbakogu, panchina per Danilevicius. Ai padroni di casa il primo affondo, la minaccia arriva sull’asse Scalise – Papa Waigo, allontana con affanno la retroguardia stabiese. Passano i minuti e la formazione di Braglia fatica maledettamente ad abbozzare qualche reazione così i padroni di casa – al minuto venticinque – cercano di concretizzare con Faisca prima e Di Donato poi; entrambe le conclusioni mancano di poco il bersaglio. L’undici di Braglia sembra finalmente accusare il colpo – minuto ventotto – Zito serve splendidamente Sau fermato però dall’estremo difensore avversario che disinnesca tutto salvandosi in corner. La parola ripassa ai padroni di casa – al minuto quarantesimo – è Peccarisi a sfiorare la rete sugli sviluppi di un corner. Ultima emozione allo scadere: Pizzico di sufficienza di Colombi, fortunato però l’estremo difensore stabiese perché l’Ascoli non ne approfitta. Finisce la prima frazione di gioco regge ma quanta fatica per la squadra di Braglia.
Nella ripresa il tecnico stabiese cambia qualcosa: Fuori Caserta e Raimondi dentro Scozzarella e Tarantino. Passano però solo quattro giri di lancette ed è ancora l’Ascoli a pungere con Papa Waigo. Braglia allora decide di giocarsi pure l’ultima carta disponibile Danilevicius, ma le cose non cambiano e per mettere mano al taccuino bisogna aspettare il minuto trentadue: Proprio l’attaccante lituano – servito da Zito – va alla conclusione, potente il tiro ma impreciso. I marchigiani si rifanno sotto – due minuti dopo – dagli sviluppi di calcio d’angolo con un tiro da distanza di Di Donato, le misure del centrocampista abruzzese sono però sbagliate. Chiudono in avanti i padroni di casa ma non riescono a sbloccare il risultato, per il signor Massa può bastare, squadre che guadagnano gli spogliatoi sul risultato di parità. Torna a Castellammare la compagine di Braglia con una prestazione bruttina, non la Juve Stabia che siamo abituati a vedere. In cascina però un punto prezioso che arrotonda a trentotto la classifica.
Ascoli (3-5-2): Guarna, Ciofani, Pederzoli (dal 18′ Vitiello), Faisca, Di Donato, Papa Waigo, Parfait (dal 75’ Montalto), Peccarisi, Tomi, Scalise, Soncin (dal 59’ Gerardi). A disp.: Maurantonio, Falconieri, Pasqualini, Andelkovic. All.: Silva
Juve Stabia (4-4-2): Colombi, Baldanzeddu, Molinari, Maury, Dicuonzo, Zito, Caserta (dal 45’ Scozzarella), Mezavilla, Raimondi (dal 45’ Tarantino), Mbakogu (dal 55’ Danilevicius), Sau. A disp.: Seculin, Cappelletti, Danucci, Falcinelli. All.: Braglia
Arbitro: Massa d’Imperia
Note: Ammoniti Di Donato (A) Soncin (A) espulso dalla panchina per eccessive proteste Pederzoli (A) recupero 3’ pt. 4’ st.
Tommaso Lupoli
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