L’edizione odierna de Il Mattino ha presentato un instant book a cura del giornalista Ugo Cundari dedicato a Paolo Ascierto. Ovvero il direttore dell’unità di oncologia melanoma, immunoterapia oncologica e terapie innovative dell’istituto Pascale. Questi è tra i medici impegnati in prima linea per la ricerca di una cura contro il Coronavirus. A Marzo aveva presentato un metodo sperimentale ma che dava un pò di sollievo agli ammalati. Un metodo basato sull’utilizzo di su un farmaco antiartrite, il Tocilizumab. Tale soluzione era stata poi contesta da Massimo Galli, direttore del reparto di malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano. Quest’ultimo sosteneva infatti come i napoletani non fossero stati i primi a fare questo tipo di sperimentazione.
Oggi, come riferisce il quotidiano Ascierto è tornato a parlare di questo argomento nel nuovo libro-intervista. Di seguito quanto messo in evidenza da Il Mattino:
“Personalmente non ho mai fatto polemiche con i miei colleghi del Nord, anzi devo dire che all’indomani di quella che è stata la nostra scoperta con il Tocilizumab le prime telefonate che ho ricevuto sono state proprio di colleghi di Bergamo. Con altri medici di molte regioni del Nord abbiamo creato una chat per confrontarci, condividere opinioni. Noi abbiamo iniziato la sperimentazione, e solo da questa si può dire se la nostra ricerca abbia un valore, come fra l’altro hanno dimostrato i casi risolti. I media non enfatizzano i risultati raggiunti dai meridionali. A redigere le varie linee guida nazionali nella lotta ai tumori, ad esempio, ci sono tantissimi meridionali. Forse è un problema anche nostro, non sappiamo degnamente valorizzarci”.
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