Il Napoli fa paura in contropiede. Parola di Arsene Wenger. Mentre sale la febbre per il match in Champions League, l’allenatore dell’Arsenal elogia il gioco degli azzurri. «È un Napoli fortissimo», ammette. Intervistato dal giornale britannico Express, Wenger ha detto di essere rimasto impressionato «dallo stile del contropiede»: «La vittoria sul Borussia Dortmund è stata speciale per il Napoli, ciò che mi ha colpito di questa squadra, allenata da un grande allenatore quale è Benitez, è lo stile del contropiede. Gli azzurri sono tutti capaci di uscire come bombe ogni volta che recuperano la palla. È un Napoli che fa paura. In Champions abbiamo vinto contro il Marsiglia e se riuscissimo a vincere anche la seconda partita in casa, avremmo buone chance di qualificazione. Col Napoli non sarà una partita decisiva, ma è un match che inciderà sul risultato finale». Rende omaggio anche a Higuain: «Un attaccante fortissimo, lo avrei voluto nella mia squadra. Dal Real abbiamo comunque preso Ozil».
L’Arsenal ha avuto un inizio di stagione davvero entusiasmante. Dopo aver perso in casa la prima gara di campionato contro l’Aston Villa, la squadra inglese ha successivamente vinto tutte le partite ufficiali sin qui disputate. In Premier League comanda la classifica dopo cinque giornate con un vantaggio di due punti sul Tottenham. Si è qualificata per il quarto turno della Capital One Cup (la Coppa di Lega inglese), dove affronterà il Chelsea di Mourinho, superando ai rigori il West Bromwich Albion. Ha brillantemente superato i playoff di Champions League grazie ad una doppia vittoria nei confronti del Fenerbahce e nella prima gara del girone di qualificazione ha vinto a Marsiglia con il punteggio di 1-2, grazie ad un doppietta di Ramsey.
Il tecnico francese Wenger è alla guida dell’Arsenal dal 1996. Nel suo invidiabile palmares spiccano i successi ottenuti con il Monaco, con cui nel 1988 vinse il campionato francese e nel 1991 la Coppa di Francia. Da quando allena l’Arsenal ha conquistato 3 campionati, 4 prestigiose FA Cup e 3 Charity Shield. La sua caratteristica principale è sempre stata quella di lavorare con squadre composte da giocatori giovanissimi. È stato nominato allenatore francese dell’anno nel 1998 e ha ottenuto successi anche in Giappone dove nel 1996 ha vinto una Coppa del Giappone ed una Supercoppa dell’Imperatore con il Nagoya Grampus Eight. Potrebbe essere alla sua ultima stagione con l’Arsenal.
L’esame della rosa parte dal portiere. Szczesny è il titolare inamovibile dei “Gunners”. Il portiere polacco, nonostante la sua giovane età (classe ’90), ha ottenuto la piena fiducia del tecnico Wenger. Lo scorso anno neutralizzò a Maicosuel dell’Udinese, nei preliminari di Champions League, il rigore decisivo che permise all’Arsenal di qualificarsi per i gironi.
La difesa sarà schierata come di consueto a quattro. La corsia di destra è affidata alla rapidità del francese Sagna, giunto alla sua sesta stagione con la maglia dell’Arsenal. Il giovane Jenkinson rappresenta una valida alternativa. La coppia di centrali difensivi, in attesa del pieno recupero del capitano belga Vermaelen, a lungo inseguito anche dal Napoli, è composta dall’esperto tedesco Mertesacker e dal nazionale francese Koscielny. A sinistra titolare inamovibile è Gibbs, con lo spagnolo Monreal affidabile sostituto.
Il centrocampo in questo momento rappresenta la vera forza dell’Arsenal nonostante i tanti infortuni che hanno colpito il reparto. L’asse centrale è affidato alla coppia composta dal nazionale gallese Ramsey, vera sorpresa di questo inizio di stagione (ha già realizzato otto reti), e dall’esperto francese Flamini, ex Milan. Pesano le assenze dello spagnolo Cazorla, che tornerà a disposizione solo dopo la sosta internazionale di ottobre, e del francese Diaby infortunato da molto tempo. Recuperato lo spagnolo Arteta, appare improbabile che Rosicky, reduce da un infortunio muscolare, possa essere pronto per la sfida con il Napoli. Occhio al giovane tedesco Eisfeld.
Con gli infortuni occorsi a Podolski e Chamberlain, e quello subito dal nazionale inglese Walcott, il peso dell’attacco è ricaduto sulle spalle della punta centrale Giroud, con Bendtner, ex Juve, unica alternativa. Dietro il francese viene schierato il tridente composto dal giovanissimo nazionale tedesco under 19 Gnabry classe ’95, ultima scoperta di Wenger, dal centrocampista offensivo Wilshere, classe ’92, giudicato da molti il miglior giovane talento inglese, e dalla stella indiscussa del momento il tedesco Ozil, prelevato dal Real Madrid per la cifra record di 50 milioni di euro.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
L.C.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro