Non ha mai pace Serge Aurier. Questa volta non per colpa sua. L’irrequieto terzino del Psg non sarà disponibile per la trasferta di Champions a Londra contro l’Arsenal. La Gran Bretagna ha infatti negato il visto al giocatore alle 14 di martedì a causa del procedimento in corso a suo carico in Francia. Una mossa dell’ultimo minuto che ha mandato su tutte le furie sia il Psg che l’Uefa, che ha redatto un pesante comunicato contro il Regno Unito.
Il Psg è su tutte le furie. Perché la comunicazione del divieto ad Aurier di volare a Londra è stato comunicato solo alle 14 di martedì, appena prima della partenza del club parigino per la capitale inglese, saltando quindi anche la rifinitura programmata all’Emirates. Emery e i dirigenti francesi sono su tutte le furie.
La vicenda è intricata e per comprenderla a pieno bisogna tornare ai fatti di maggio quando Aurier aveva insultato e aggredito degli agenti all’uscita di un locale. A settembre era stata emessa la sentenza di primo grado: due mesi per oltraggio. Il Psg, si è mosso per tempo per consentire al proprio giocatore di prendere parte alla trasferta in Gran Bretagna.
Il 18 ottobre ha fornito tutta la documentazione necessaria e le autorità britanniche, in soli tre giorni, avevano dato l’ok per il visto di ingresso per l’ivoriano. Il 16 novembre il visto è stato revocato dal Ministro dell’Interno britannico, a causa della sua condanna in essere. Ma il Psg ha notificato al ministero la presenza del ricorso in appello da parte del giocatore, sventolando quindi la presunzione di innocenza. Il tutto con il sostegno dell’Uefa, che mira a preservare l’integrità della competizione europea.
A stretto giro di posta, dopo il comunicato del Psg, è arrivata la ferma condanna dell’Uefa contro le autorità britanniche.
“L’Uefa esprime il proprio profondo disappunto riguardo al fatto che al giocatore del Psg Serge Aurier è stato negato l’accesso nel Regno Unito per giocare il match di Champions contro l’Arsenal. L’Uefa supporta il Psg nei propri sforzi fatti per ottenere un visto per il giocatore, ma le autorità glielo hanno negato. È sconveniente che un giocatore in lista Champions non possa prendere parte ad un match per ragioni che non solo legate al calcio e ai propri regolamenti”.
Fonte: Sportmediaset
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