NAPOLI – Meno due: e il sorriso che abbonda lascia sospettare che l’indurimento di Genova sia un ricordo e che l’affaticamento sia già una preoccupazione in meno. Il dubbio amletico va evaporando nella Castelvolturno un po’ ingrigita, qualche scroscio, un pizzico di frescura e pure di buon umore: ventuno convocati, tra cui Raul Albiol, che sparge un pizzico di sano ottimismo intorno a sé e chiude la terapia senza offrire garanzie ma rimuovendo un bel cumulo di incertezze. E’ il calcio dei giorni nostri, che chiude una partita e ne fa cominciare un’altra: manco il tempo di svestirsi ed è di nuovo riscaldamento, la musichetta che pare di sentirla, la voglia che cresce e cancella qualsiasi preoccupazione. Il giochino dell’antiviglia si consuma intorno alle percentuali, che spingono Albiol in campo, poi si vedrà.
EL PIPITA – Poi si vedrà, infatti, se Gonzalo Higuain ha l’energia per riprendere o se quello stato di torpore della domenica mattina spingerà a riflessioni: per ora, non c’è allarme, ma solo lucida riflessione e attesa. Non si registra preoccupazione, ma val la pena di usare la cautela e di rivedersi all’Emirates, alle diciannove, per la rifinitura che rimuoverà qualsiasi perplessità. Ma deve veramente essere esaurito – e del tutto – il serbatoio, per negarsi Arsenal-Napoli da protagonista assoluto.
LA FORMAZIONE – A quel punto, la parola passerà (come sempre) al cuscino di Benitez, l’occulto consigliori d’un tecnico che sa usare pure l’ironia per azzerare lo stressa da prestazione: in teoria, sembra già tutto deciso; in pratica, qualche ballottaggio resiste e verrà tenuto in vita sino all’ultimissimo secondo. Le abitudini ormai consolidate non mutano, squadra comunicata nella riunione tecnica che introduce alla gara, e soltanto domani si scoprirà chi tra Insigne e Mertens sarà il preferito per la corsia di sinistra. Altrove, si può intuire: Reina tra i pali; i quattro in difesa dovrebbero essere Mesto, Albiol, Britos e Zuniga; Behrami ed Inler nella zona nevralgica; Hamsik alle spalle di Higuain, Callejon a destra e quel punto interrogativo che danza sulla corsia di sinistra e che toglie un po’ il sonno a Insigne e a Mertens. Uno sarà di troppo: in campo ne vanno undici. Elementare…
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
L.D.M.
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