La squadra di calcio della «Ssd Quarto», dopo il sequestro ordinato un anno fa dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli in quanto bene ritenuto indirettamente nella disponibilità di presunti affiliati del clan camorristico dei Polverino, passa nelle mani del coordinatore di Sos Impresa, Luigi Cuomo, e da oggi diventa società calcistica con l’obiettivo di portare in giro per la Campania un messaggio anticamorra. Una storia particolare in un territorio assediato dal clan egemone di Marano che, secondo le accuse dei pm antimafia Antonello Ardituro e Marco Del Gaudio, avrebbe (…) La squadra di calcio della «Ssd Quarto», dopo il sequestro ordinato un anno fa dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli in quanto bene ritenuto indirettamente nella disponibilità di presunti affiliati del clan camorristico dei Polverino, passa nelle mani del coordinatore di Sos Impresa Luigi Cuomo e da oggi diventa società calcistica con l’obiettivo di portare in giro per la Campania un messaggio anticamorra. Una storia particolare in un territorio assediato dal clan egemone di Marano che, secondo le accuse dei pm antimafia Antonello Ardituro e Marco Del Gaudio, avrebbe controllato per anni il sodalizio calcistico che ha partecipato ai campionati minori (dalla Serie D all’Eccellenza) attraverso l’imprenditore Castrese Paragliola, arrestato nel maggio 2011 nell’ambito dell’inchiesta anticamorra Polvere. Paragliola ha sempre negato ogni addebito ma, secondo le accuse ora al vaglio della magistratura requirente nei giudizi con rito abbreviato e con rito ordinario avviati presso il tribunale di Napoli, dietro il paravento della squadra di calcio locale si sarebbe nascosta la longa manus della cosca quartese capeggiata da Roberto Perrone, ora collaboratore di giustizia.
Una società calcistica che aveva anche stipulato tre anni fa con il Comune un contratto di comodato per l’uso dello stadio intitolato a Castrese Carandente Giarrusso, ex sindaco e papà dell’attuale primo cittadino. Tra i beni sequestrati ai Polverino nel 2011 c’era anche l’Ssd Quarto, che fu affidata dalla procura all’avvocato Luca Catalano in qualità di amministratore giudiziario. Un anno di gestione prima del passaggio ufficiale di mano formalizzato ieri mattina in Comune con la dirigenza affidata a Cuomo, che avrà potere monocratico di firma e rappresentanza. Qualcuno ha già ribattezzato il nuovo corso come il «Quarto Antiracket Football Club». Di sicuro si tratta di una nuova compagine calcistica: in ballo c’è lo scudetto della legalità e la battaglia antiracket. «Restituiamo la squadra di calcio del Quarto a tutti quei cittadini onesti e a quegli imprenditori sani che da anni si battono contro la camorra – dice Luigi Cuomo, referente di Sos Impresa e membro della Fondazione antiusura Paulus fondata dal vescovo di Pozzuoli Gennaro Pascarella – Si volta pagina, rafforzando quel percorso di liberazione delle coscienze dal giogo criminale già avviato con lo sportello antiracket inaugurato una settimana fa da don Vittorio Zeccone nella parrocchia di Santa Maria. La procura ha dato l’ok a questo nuovo corso, al quale speriamo di avvicinare centinaia di altri imprenditori onesti per una cordata di legalità e trasparenza».
Il Quarto, retrocesso un mese fa in Promozione dopo lo spareggio salvezza perso contro il Volla, riparte da zero. E tra i primi impegni simbolici ci sarà un’amichevole con la nazionale dei magistrati e una rappresentativa delle forze dell’ordine. Oltre al gemellaggio con il Napoli di De Laurentiis. E al nuovo corso plaude anche il sindaco Giarrusso. «È una svolta importantissima perché riconsegneremo il calcio e lo sport alla città, con la speranza che i cittadini possano appassionarsi nuovamente alla squadra – dice Massimo Giarrusso – Sono doppiamente soddisfatto perché lo stadio è intitolato alla memoria di mio padre che, durante il suo mandato, fece tanto per lo sviluppo dello sport locale nei primi anni ’80».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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