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Arriva il record di punti alla fine del girone d’andata. Si può ancora migliorare…

Il primo occhio è rivolto al campionato, perché il finale di girone d’andata, in genere, costituisce un momento per tentare qualche bilancio, e nessuno può dire che non sia più che positivo: terzo posto in campionato con la seconda molto vicina, 42 punti, cinque sulla quarta, nonostante molti titolari infortunati e qualche passaggio a vuoto da imputare all’inizio di un ciclo e di un pluriennale programma tecnico, senza dimenticare un fantastico cammino in Champions. E si conclude, il girone, con una meravigliosa vittoria su un campo difficilissimo, quello dell’assoluta e forse unica rivelazione del torneo; una vittoria azzittente, senza possibilità di replica, senza subire nulla e anzi sprecando con eccessiva sufficienza molte situazioni favorevoli. Un secondo occhio del tifoso è necessariamente rivolto al mercato: perché se è vero che Benitez ha splendidamente fronteggiato gli infortuni, è altrettanto vero che attualmente la rosa presenta buchi evidenti e preoccupanti. Centrocampisti inadeguati e ridotti all’osso, difensori centrali in perenne affanno, esterni a intermittenza e Higuain senza un ricambio all’altezza; sarebbe davvero assurdo, pensa il tifoso guardando con un occhio, solo sì, ma interessato, correre il rischio di gettare via una stagione per asfissia degli interpreti. Altro occhio, e altro argomento: mai possibile che ancora una volta alcuni tifosi del Verona si debbano distinguere per mancanza di cultura sportiva e inciviltà? I giornalisti napoletani in tribuna stampa, al Bentegodi, sono stati costretti a interrompere il proprio lavoro per ripararsi dal lancio di oggetti. D’accordo, ci andrà benissimo essere insultati e vincere ogni volta tre a zero, ma è proprio necessario sentire ancora cori inneggianti alla purificatrice lava del Vesuvio e alla necessità di bollirci per disinfettarci? Francamente si gradirebbe un’unanime condanna e un’esemplare squalifica. Altro occhio doverosamente rivolto all’infermeria, piena di infortunati. D’accordo, si tratta per la maggior parte di traumi e non di accidenti muscolari, quindi è colpevole la sfortuna e non la preparazione; ma due mesi per una semplice contusione al piede di Hamsik, degenze ancora più lunghe per Zuniga e Mesto (la coppia di esterni titolare d’inizio stagione), Reina stoppato per il flessore da molte partite, lasciano una forte preoccupazione per i tempi di recupero di Behrami, fondamentale campione senza sostituti nella rosa ristretta. Ulteriore occhio del tifoso è rivolto all’incredibile campionato di una Juve che va sotto e poi vince con tre gol di scarto, e anche a quello di una Roma caterpillar che, pur essendo al primo anno di un nuovo progetto tecnico proprio come noi e non fatturando quanto il Napoli si assicura in Nainggolan il più valido centrocampista proveniente da una squadra italiana sul mercato. Si chiede, il tifoso, dove finisca l’attenzione al risparmio della società, diritti d’immagine e salary cap differenziati per reparto inclusi, e dove cominci l’altolà dell’esigente tecnico spagnolo, pronto a storcere il muso se non gli offrono top players. Ma siamo a metà mese, staremo a vedere. Con gli occhi che rimangono.

 

Fonte: Il Mattino

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