Domani a Napoli l’evento Sport & Integrazione, in collaborazione con ISES nell’ambito del progetto europeo Youth Sport Development Ambassadors (YSDA). Ecco il comunicato
”Arriva a Napoli “Sport&Integrazione: l’esperienza del progetto europeo YSDA a confronto con la realtà italiana”
Giovedi 12 Ottobre, dalle ore 9.30, presso l’Hotel Bellini (Via S. M. di Costantinopoli 101 – Napoli) le delegazioni di sei paesi UE si confronteranno su un tema di grande attualità, lo sport come strumento d’integrazione. L’evento, organizzato da Associazione ISES, vedrà la partecipazione ed il contributo al dibattito di organizzazioni provenienti da Galles, Slovenia, Portogallo, Bulgaria, Polonia ed Italia.
Dopo aver fatto tappa in altre nazioni europee, arriva a Napoli “Sport&Integrazione”, il convegno organizzato nell’ambito del progetto europeo Youth Sport Development Ambassadors (YSDA), co-finanziato dalla Commissione europea con il programma ERASMUS+ 2016, che ha tra gli obiettivi quello di riconoscere il ruolo chiave dello sport come strumento di aggregazione e integrazione.
Lo scopo principale del progetto è stato quello di promuovere differenti iniziative sociali e di volontariato nello sport, con il fine di sostenere l’inclusione sociale, le pari opportunità e la salute, incrementando l’accesso e la partecipazione della cittadinanza alle attività sportive sul territorio europeo. L’attuazione del progetto si è concretizzata tramite la promozione di attività di volontariato nell’universo sportivo, supportando l’inclusione sociale nello sport dei ragazzi dai 16-24 anni di età. A tal fine sono stati formati dei Youth Sport Development Ambassadors (YSDAs) nei paesi partecipanti, i quali, sotto la supervisione delle organizzazioni locali partner dell’iniziativa, hanno seguito lo sviluppo di microprogetti sportivi, rivolti a minoranze etniche, migranti e persone socialmente svantaggiate, all’interno del target group individuato, per promuovere la partecipazione nello sport dei gruppi sociali svantaggiati individuati, nel tentativo di assottigliare le barriere sociali a cui sono soggetti.
Come riconosciuto anche dalla Comunità Europea, lo Sport è veicolo importante per la società, per i bambini, i ragazzi, gli adulti, gli anziani. Detta le regole del vivere comune, si impara a stare con gli altri per condividere e contribuire a obiettivi comuni difficili, sfidanti ma raggiungibili. Interessante quello che viene riportato su Sport e integrazione anche sul libro bianco della Commissione comunitaria: “Utilizzare il potenziale dello sport per l’inclusione sociale, l’integrazione e le pari opportunità. Lo sport contribuisce in modo significativo alla coesione economica e sociale e a una società più integrata. Tutti i componenti della società dovrebbero avere accesso allo sport: occorre pertanto tener conto delle esigenze specifiche e della situazione dei gruppi meno rappresentati, nonché del ruolo particolare che lo sport può avere per i giovani, le persone con disabilità e quanti provengono da contesti sfavoriti. Lo sport può anche facilitare l’integrazione nella società dei migranti e delle persone d’origine straniera, e sostenere il dialogo interculturale. Lo sport promuove un senso comune di appartenenza e partecipazione e può quindi essere anche un importante strumento d’integrazione degli immigrati”.
Il 12 ottobre dalle ore 9.30 alle 17.00 presso l’Hotel Bellini di Napoli si confronteranno sulle tematiche di progetto diverse realtà europee e nazionali. Momento centrale sarà la tavola rotonda, che porterà in sala le voci di chi quotidianamente attraverso lo sport promuove l’inclusione sociale di soggetti svantaggiati.
Parteciperanno alla tavola rotonda i rappresentati di: AfroNapoli United, Le Tre Rose Rugby di Casale Monferrato, TAM TAM Basketball e Zona Orientale Rugby Popolare Salerno. Presente insieme a loro il Prof. Gianluca Arnesano (Docente di Digital Marketing – UniParthenope; Social Media Management e Web Analytic alla Lumsa – Roma; Communication Director TEDX Roma), con un interessante studio sulle reazioni della “rete” per un tema caldo come quello dell’integrazione ed immigrazione, ed Enrico Elefante con il suo “No Hate Speech Movement”.
Infine, gli ambasciatori e mentori partecipanti al progetto racconteranno le loro esperienze nei diversi paesi UE”.
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