Dalla Reggina alla Regina. Non c’è che dire: a volte una lettera fa proprio la differenza nella vita di una persona. Fa la differenza oppure è un ponte, ideale, su una carriera che domani sarà incoronata direttamente dai reali d’Inghilterra: sir Totò Aronica, baronetto di Palermo allo Stamford Bridge. Una storia bella come poche.
PICCIOTTI E SCUGNIZZI – E allora di testa, in tuffo, nel mare più azzurro che Blues. Un mare di emozioni e un’onda da sogno: unico, solo, non proprio semplice da realizzare ma per questo ancora più bello. Sì, è lì, a portata di mani e di piedi, e il Napoli non può fare altro che inseguirlo di corsa trattenendo il fiato. Con l’estro dei tenori e la fantasia di quelli come Salvatore detto Totò: picciotto o scugnizzo, poco importa, di certo uno scaltro come pochi. Di certo protagonista di una stagione meravigliosa su tutti i fronti: collettivo, personale; campionato e coppe. Rendimento e grandi numeri: in estate sembrava quasi al passo d’addio, e poi invece ha fregato tutti e s’è confermato titolarissimo. A 34 anni e con ormai alle spalle 119 presenze in quattro stagioni dipinte d’azzurro: domani saranno 120.
IL PERCORSO – Happy birthday a Londra, dunque. La capitale di tutte le partite. Il regno unito da conquistare con il piglio da Napoli: sfacciato ma accorto; istintivo ma furbo. Ecco, la qualificazione dipende tanto, tantissimo da quelli come Aronica: bucanieri del calcio, nel senso migliore del termine. Gente d’esperienza e mestiere. Di anima e cuore. Simboli, esempi di come sia possibile vivere seconda e terza giovinezza e poi imporsi ad alti livelli nel momento della piena maturità dopo tanta gavetta e una buona carriera in A ma senza acuti internazionali: dai tempi della Reggina di Calabria, alla corte della Regina d’Inghilterra.
LA FAMIGLIA – Una passerella straordinaria, insomma, quella in programma domani sera con il Chelsea. Una serata che merita ogni tipo di attenzione: in campo, a Drogba e soci d’attacco ci penserà lui insieme con il fratello più che amico Cannavaro; e con loro Campagnaro, l’altro mastino dell’ormai mitica difesa a tre che di Mazzarri è il marchio di fabbrica; a Totò, invece, penseranno i fan del cuore e della vita: lady Caterina, of course; e poi il fratello e la sorella, annunciati in arrivo a Londra direttamente da Palermo. Missione Stamford Bridge: l’esercito del baronetto di Sicilia è pronto, schierato, orgoglioso. Ed emozionato. Almeno quanto lui.
IL FUTURO – Il tempo sembra non passare mai, quando sei davanti a traguardi di questo tipo e a sfide di un certo tipo. Sembra essere infinito, lento, inesorabile. Però passa. E il colore del futuro, c’è da scommetterci, sarà ancora azzurro. No, questa volta la Champions e i Blues non c’entrano. O almeno, bisogna accantonarli un attimo: perché oltre al cammino in Coppa, Aronica è vicino anche a completare il suo cammino con il Napoli. Che fa rima con rinnovo di contratto: il binario è quello giusto, magari il treno partirà proprio dopo Londra. Chissà. Nel frattempo, va bene così. E sir Totò ha già lucidato le scarpe.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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