Centrale, o a sinistra. Se volete, anche sulla fascia. Salvatore Aronica, in un modo o nell’altro, è sempre in campo. Eppure, ad ogni inizio di stagione non viene mai messo tra i “titolari” delle formazioni di partenza. Vuoi per la concorrenza, o per le voci di addio. Invece, lui che lo scorso anno è stato a un passo dall’addio (a gennaio) e che invece è stato “titolarissimo” in campionato con 31 presenze e titolare in Champions con 8 partite (più di Gargano), questa volta ha dinanzi a sé una doppia sfida: non solo contro gli avversari, partita dopo partita, ma anche contro se stesso, o meglio contro il suo contratto. L’impegno di Totò col Napoli scade il 30 giugno 2013, ma c’è la possibilità di un rinnovo automatico a al giugno del 2014, in caso il difensore tocchi 23 presenze in campionato (anche non da titolare). Una sfida nella sfida, all’apparenza difficile, perché teoricamente il suo posto in difesa, a sinistra, è stato preso da Britos, che Mazzarri vuole lanciare definitivamente. Ma Aronica non si scompone: già questa sera il traguardo da raggiungere sarà 22, perché Mazzarri lo ha scelto come vice Zuniga e vice Dossena. Sarà lui ad agire sulla fascia sinistra. Ma non finisce qui: per Mazzarri il difensore siciliano è anche un’ottima garanzia come difensore centrale, tanto che ei periodi “bui” di Fernandez è lui la prima scelta per sostituire Paolo Cannavaro. E non è da escludere che anche in questa stagione l’allenatore toscano possa di nuovo ricorrere all’ex Messina come difensore centrale. Ecco perché, di questo passo, Aronica può stare certo che rimarrà nel Napoli almeno fino al 2014. Lui che lo scorso gennaio era a un passo dall’addio, in quanto in scadenza e senza alcuna “voce” di rinnovo: lo voleva proprio Maurizio Zamparini nel suo Palermo, che lo stava corteggiando. Il difensore, che è nato e cresciuto proprio nel capoluogo siciliano, ha resistito al richiamo della sua città (dove non ha mai giocato) perché si sente napoletano d’azione, lui e la sua famiglia. E il destino vuole che la doppia sfida di Aronica cominci proprio nella sua città natale, contro la squadra che lo voleva con insistenza. Stasera in tribuna ci sarà quasi tutta la sua famiglia, più i suoi amici di infanzia, che come ogni anno vengono a vedere lui e il Napoli sfidare la squadra rosanero del cuore E chi, magari, temeva che stavolta Totò dovesse rassegnarsi alla panchina, si sbaglia di grosso. L’ex Messina rappresenta una garanzia, in quanto tuttofare e milleusi. Mazzarri lo sa bene, anche se è consapevole che vanno valorizzati anche i più recenti (e onerosi) acquisti. Un bello sfizio per Aronica, quindi, che riparte questa sera per conquistare il più volte possibile la maglia da titolare. Ma un altro sfizio, il gol, sembra invece un’impresa. Nella sua lunga carriera, soltanto una rete, con la maglia della Reggina. Chissà che bello sarebbe conquistare il rinnovo automatico e magari anche un altro gol.
Fonte: Salvatore Aronica per Il Roma
La Redazione
M.V.
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