“Tra Palermo e Napoli farò sicuramente il tifo per il Napoli. Sono molto affezionato sia alla città che alla maglia azzurra. E’ la mia seconda patria, la mia seconda città: è difficile spiegare il mio legame con questa terra e anche con questa squadra. E’ stata l’esperienza più incredibile mai vissuta: ho lasciato il mio cuore, a Napoli. Palermo? Arrivai nel 2013 con grandi progetti, ma poi il direttore Perinetti mi escluse puntando sui suoi uomini e gradualmente sono finito ai margini: dopo la rescissione consensuale, con tanto di pagamento integrale dell’ingaggio e piena soddisfazione delle conseguenze subite, con la Reggina ho ritrovato stimoli e voglia di sentirmi ancora un calciatore. Un calciatore vero. Napoli attuale? Probabilmente un piccolo accorgimento arriva dal centrocampo: David Lopez e Gargano, uno che conosco bene e che so quanto tenga alla maglia azzurra, garantiscono maggiore equilibrio a tutta la squadra. Limitando anche le falle difensive. Cavani o Higuain? Sì, è vero, ma io preferisco Cavani: probabilmente sono di parte, perché ci ho giocato insieme, però Edi faceva cose incredibili. Anche in allenamento era difficilissimo marcarlo”
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