L’arrivo di Armero e quello del giovane Radosevic apporteranno sicuramente linfa nuova al centrocampo partenopeo. Il primo, quando avrà recuperato esplosività e guadagnato una condizione atletica accettabile, darà tanto alla manovra d’attacco sull’out sinistro. Non solo, il nazionale colombiano, all’occorrenza potrà essere impiegato anche da interno, nelle intenzione di Mazzarri. Ma l’arrivo di Armero, che il Napoli ha preso in prestito per un milione di euro fissando già il riscatto per la metà (altri tre milioni di euro), consentirà di far riposare Zuniga o anche di schierarlo sull’out destro in alternativa a Maggio. Insomma un’opportunità di mercato raccolta a volo dal Napoli che inseguiva il calciatore già da un po’. Di sicuro, l’ex Udinese arriva con motivazioni altissime rispetto a Dossena che non digeriva più l’etichetta di ricambio.
E poi Josip Radosevic. Il giovanotto, 19 anni ad aprile, è costato tre milioni di euro. Si è distinto nell’Hajduk Spalato arrivando fino ad indossare la maglia della nazionale croata. In un primo momento doveva essere lasciato nel suo club di appartenza ed arrivare a giugno. Poi è stato deciso di aggregarlo da subito e di lui si era parlato anche di spedirlo in Primavera. Infine è stato deciso di affidarlo direttamente a Mazzarri che ha ammesso di prendere in consegna il ragazzo e di valutarne le potenzialità. Se dimostra di poter essere impiegato presto in campionato, il tecnico toscano non avrà alcuna preclusione di sorta. Intanto, vuole vederlo all’opera da vicino dal momento che lo conosce solo dai filmati
Radosevic, pur essendo così giovane, vanta già ventidue presenze in questa stagione con la maglia dell’Hajduk, diciassette in campionato, quattro di qualificazioni in Europa League ed una con la nazionale. Ma ha raccolto anche sedici apparizioni nell’Under 17 croata. Il centrocampista di Spalato, alto 1.80 per circa 80 chili, viene descritto come un catturatori di palloni tignoso ed inesauribile.Arriva con una voglia matta di sfondare. Ed andrà ad aggiungersi a Behrami, Inler, Dzemaili e Donadel.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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