ROSATI 6 – La respinta su Thiago Ribeiro, il ruolo di portafortuna: tre vittorie su tre presenze in due anni, pure quello è un dono.
GAMBERINI 6 – Il controllo agevole delle proprie competenze, senza mai scomporsi.
ARMERO (9’ st) 7 – Fa sballare la partita, la squarcia in due, mediano o esterno, fa tutto e a velocità supersonica.
CANNAVARO 7 – Un leone dal primo al 90’: propizia il 2-1, evita il tracollo prima del 3-2. Un’istituzione.
BRITOS 5,5 – Va in crisi su Ibarbo, gli concede troppo. Meglio a quattro, molto meglio.
MAGGIO 5,5 – Ha più ombre che luci ma non gli difetta mai e poi mai la volontà, che occulta le pause.
DZEMAILI 6 – Rimane ingabbiato sulla mediana, non trova gli spazi, però s’ingegna a far da schermo.
INSIGNE (32’ ST) 7 – I gol suoi: converge, cerca l’angolo lontano, trova il sostegno d’una deviazione. Ha le chiavi per il Paradiso.
BEHRAMI 6,5 – Lascia ogni goccia di sudore sull’erba: stremato, diffidato e squalificato. Ma a quei ritmi, impossibile governarsi.
ZUNIGA 6 – Meglio le coperture che le ripartenze. E quando molla Ibarbo, son dolori per chi gli sta alle spalle.
HAMSIK 6 – Va a danzare nella terra di nessuno e stavolta ha solo difetti di precisione. Però c’è, con la testa innanzitutto.
PANDEV 6,5 – Il regista offensivo, l’indemoniato: le gioca tutte e tutte bene.
CAVANI 6,5 – Novantotto, se non vi basta: dopo che Astori e Agazzi (e pure lui stesso) provvedono a stroncarne l’esultanza
MAZZARRI (all.) 7 – Legge la partita, la interpreta, la cambia: con prepotenza, esagerando, a modo suo.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
