Dalla tribunetta del campo universitario è partito un urlo: «Diego, torna a Napoli». Maradona ha sorriso e ha infilato la porta degli spogliatoi, accompagnato dai suoi vice Enrique e Mancuso. Vederlo in campo, stretto nella tuta nera di maradonasigaro, fa effetto. Quando può, colpisce il pallone, anche di destro.
Gli manca, si vede. Il ct si sente il primo, o il ventiquattresimo, giocatore della Seleccion. «Ho un gruppo di straordinari muchacos, nella loro testa c’è la voglia di regalare il titolo mondiale al Paese». Richiama spesso il popolo d’Argentina perché continua spesso a pensare alla festa del luglio ’86, quando si affacciò dal balcone della Casa Rosada.
Il contratto di Diego scade a fine Mondiale. Il rinnovo dipende dalle sue intenzioni e dall’esito della missione sudafricana. E poi c’è la Coppa America, tra un anno, in Argentina. La Federcalcio ha fatto firmare un complesso contratto al suo ex capitano, spinto dai tifosi sulla panchina della Seleccion nell’autunno 2008.
Lo stipendio ammonta a un milione e mezzo di dollari, però vi sono altri obblighi e per onorarli il presidente Grondona ha promosso una Seleccion-B, formata da giovani giocatori del campionato e guidata in panchina da Diego: la squadra gioca partite in giro per l’Argentina e raccoglie cachet da versare anche sul conto del ct.
«Avere un allenatore come Maradona è straordinario: lui è un motivatore nato» ha detto Higuain, il bomber del Real Madrid che contro la Nigeria ha fallito un clamoroso gol dopo tre minuti. Diego gli ha fatto una carezza: non ci pensare. L’ex capitano del Napoli ha alcuni interlocutori privilegiati all’interno della Seleccion: Heinze, Veron e Mascherano. Tiene in grande considerazione i loro consigli tattici, come si è visto sabato scorso, quando il confronto con l’ex centrocampista della Lazio e del Parma è stato frequente in campo. Poi, però, fa di testa sua. E, due giorni fa, ha fatto bene anche secondo l’ex ct mondiale Bilardo, direttore generale delle nazionali. «Tutte le sostituzioni sono state giuste», ha spiegato il dottor Carlos.
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