Ha vinto Messi. Cosa vuol dire? Semplice, il fuoriclasse del Barcellona è riuscito a «imporre» al confuso c.t. Sergio Batista la conferma del tridente d’attacco proposto nella partita inaugurale, il deludente 1-1 con la Bolivia. Leo vuole Lavezzi a destra, Tevez a sinistra e lui al centro. E così sarà. La Seleccion non può entrare in rotta di collisione con il suo uomo-simbolo.
Il tema attacco – La tormentata vigilia di Argentina-Colombia ruota intorno al «tema attacco». L’opinione pubblica voleva la promozione di Sergio Aguero dopo lo splendido gol che aveva salvato la faccia dell’Albiceleste al debutto. El Kun, invece, dovrà rassegnarsi a restare in panchina.
Una sola novità – L’Argentina riparte quindi dai soliti noti con una sola eccezione: l’ingresso di Zabaleta (bocciato il mediocre Rojo) e lo spostamento di Zanetti sulla fascia destra. Batista vuole più spinta sulle corsie esterne per sostenere in maniera adeguata il tridente. Cambierà qualcosa anche nei movimenti del trio offensivo. Il c.t. della Seleccion ha spiegato a Radio La Red: «Messi parte da una posizione arretrata e non deve trovarsi la strada sbarrata dai compagni. Dobbiamo lasciargli spazio». Messaggio ricevuto. Nella partita inaugurale Cambiasso e Banega hanno finito spesso per ritrovarsi nell’area di rigore avversaria proprio perché Leo prendeva il loro posto a centrocampo.
Fonte: Gazzetta dello Sport
La Redazione
S.D.
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