La sfida di Santa Fè ci ripropone un Argentina poco tonica, arruffona e male collegata tra un reparto e l’altro. L’undici colombiano propone invece una grande prestazione, attenta in difesa e letale nelle ripartenze: i cafeteros hanno infatti cinque occasioni gol nitide, due delle quali clamorose, ma non riescono ad andare oltre ad un comunque importante pareggio con i padroni di casa.
Le Pagelle
Argentina:
Romero 6- E’ graziato prima dalla mira di Ramos in scivolata poi dall’erroraccio di Moreno a porta vuota. Non compie interventi da segnalare ma è pulito su Falcao (21′ st) e su Teofilo Gutierrez (39′). SUFFICIENTE.
Zanetti 5.5- Spostato a sinistra nel quartetto difensivo, il trentottenne, sempre diligente e pulito, non spinge più di tanto e anche in fase difensiva concede qualche volta il fondo a Zuniga, cosa non da lui. Non è di sicuro aiutato dai compagni, troppo impegnati ad adagiarsi sugli allori. ISOLATO.
Burdisso 4- Deve ringraziare l’arbitro, il brasiliano Facundes, se la sua partita non termina al 25’pt quando atterra Ramos lanciato incredibilmente da un retropassaggio fantozziano di Milito: per il fischietto verdeoro c’è da concedere vantaggio ma una volta terminata l’azione il difensore della Roma doveva essere mandato sotto la doccia. Non è il giocatore che siamo abituati a vedere in Italia. IRRICONOSCIBILE.
Milito 4- Con il suo compagno di reparto ne combina di tutti i colori e fa un assist al bacio all’attaccante avversario Ramos, deve ringraziare il Dio del Calcio se i suoi errori non sono stati sfruttati: in Patria l’avrebbero linciato. Male nei disimpegni, non da al reparto la giusta serenità. NON PERVENUTO.
Zabaleta 6- Sulla destra, specie nel primo tempo e fino al ’70 si propone spesso e riesce a trovare altrettanto spesso il fondo, duettando con l’ala Lavezzi. Con l’andare del tempo cala come tutta la squadra, ma la sua prestazione non è affatto da dimenticare. PROPOSITIVO.
Banega 5.5- Dopo lo sfortunato esordio contro la Bolivia, il mediano di cui Moratti si è innamorato migliora labilmente ma non è ancora in grado di prendere l’Albiceleste sulle spalle. Troppi leziosismi e tempi sbagliati non gli consentono di raggiungere la sufficienza dopo una partita dove comunque ha messo il cuore. E’ lui che dovrebbe avere le chiavi del centrocampo, ma non ci riesce quasi mai. CONFUSO.
Mascherano 5.5- Stesso discorso fatto per Banega, rispetto al suo collega mediano meno visibile ma più concreto specie in copertura. Ha bisogno di un playmaker al suo fianco. SOLO ET PENSOSO.
Cambiasso 5- Perde molto senza uno Stankovic che faccia filtro o un Thiago Motta che detti i tempi, esce stanco e sconsolato. Forse è il caso che Batista pensi a questa triste situazione a centrocampo e prenda i provvedimenti dovuti finchè è ancora in tempo. DESAPARECIDO.
Lavezzi 5.5- Nel primo tempo è tra i migliori e dal suo lato nascono spesso occasioni potenzialmente pericolose, al 39’pt sbaglia un gol facile facile su assistenza di Messi. Nel secondo tempo, come tutti i suoi compagni va in black out ed esce tra i fischi per far spazio al Kun Aguero. EVANESCENTE.
Messi 5- E’ in serata no, forse si fa male al ginocchio a fine primo tempo, fattosta che quello visto a Santa Fè è il cugino scarso di Sua Maestà Lionel Messi. Irriconoscibile in un paio di calci d’angolo e quando calcia alle stelle una punizione da posizione invitante. Emblema della sua prestazione è la sua immagine a fine partita: La Pulce è sconsolata e non riesce ad uscire dal campo a testa alta. L’unica azione decente dell’Argentina, nel primo tempo, porta comunque la sua firma. OUT OF THE GAME.
Tevez 4.5- E’ forse la partita peggiore da quando veste la maglia dell’Albiceleste, è nervoso, confusionario e non abbina la sua solita qualità alla grande generosità che mette nelle sue sortite offensive, non salta mai l’uomo e Zuniga lo sovrasta sotto ogni punto di vista. Osannato dal pubblico, resta in campo ’90. DA RIVEDERE.
Gago 6- rileva Cambiasso ed ha mezz’ora per mettere un pò d’ordine ad un reparto in preda al panico. ORDINATO.
Higuain sv- non lascia la firma nei 17′ a che Batista gli concede.
Aguero 5.5- ha mezz’ora a disposizione ma non entra mai in partita, sulla stessa falsariga di Lavezzi & Co. ANONIMO.
All. Batista 4- Ha tanto potenziale offensivo ma non riesce a far sì che la palla arrivi a quei tre lì davanti. I tre mediani incontristi constringono spesso Messi a snaturarsi e abbassare il suo raggio d’azione. In due partite due punti, e altrettante occasioni da gol. Forse ha ancora tempo per rivedere qualcosa, ma dagli spalti si alzava il coro “Diego Diego”. COCCIUTO NON IMPARA DAI SUOI ERRORI.
COLOMBIA:
Martinez 6.5- Non è bellissimo da vedere e sbaglia anche qualche rinvio, ma è efficace, specie sul Pocho quando al 31′ di piede strega il giocatore azzurro. Dopo 180′ la sua porta è ancora inviolata. PRATICO.
Zuniga 7- Pulito in fase difensiva, esplosiva quando si tratta di spingere: vince il confronto sia con Tevez che con Zanetti, Apocalypto è in forma eccezionale e non perde mai lucidità. Uno dei migliori, sulla destra non c’è scampo per nessuno. INDIAVOLATO.
Perea 6- Attento e senza sbavature, quando c’è da buttare palla in tribuna non ci pensa due volte. Non commette errori. DILIGENTE.
Yepes 7- Stesso discorso fatto per Perea, ma il milanista unisce giocate da vero stopper ad un eleganza nelle uscite palla al piede degne del miglior Nesta. Sempre pulito negli interventi viene saltato raramente. DA INCORNICIARE.
Armero 7- Inarrestabile, Hernan Crespo dopo la partita dirà di aver visto il sosia di Roberto Carlos: specie in fase offensiva diventa devastante e sfiora il vantaggio su assistenza di Guarin con una bomba rasoterra di poco a lato. DEVASTANTE.
Sanchez 6.5- La sua partita è annullare Messi, e il centrocampista colombiano riesce nel quasi impossibile compito. In fase di costruzione perde in lucidità ma in patria già si parla di “fargli una statua”. IMPECCABILE.
Guarin 7.5- Che talento, che geometrie, che eleganza. Unisce cristallina classe di Pirliana memoria a uno strapotere fisico degno del miglior Boateng, da fuoriclasse la palla per Armero in mezzo ad una giungla di gambe argentine. Da segnalare, potrebbe essere il sogno di molti allenatori italiani. GRADEVOLE SORPRESA.
Aguilar 6- Non cerca mai di strafare, ed è la scelta giusta. Al ’90 non c’è nulla da rimproverargli. ONESTO GREGARIO.
Ramos 5.5- mezzo voto in meno a causa dell’errore nel primo tempo a due passi dalla porta di Romero, la giovane ala colombiana mette comunque in apprensione la retroguardia argentina, non fosse per l’arbitro si sarebbe procurato un rigore con la conseguente espulsione di Burdisso. POCO LUCIDO SOTTO PORTA.
Moreno 5- E’ generoso e la sua corsa è un moto perpetuo ma il suo errore da pochi passi a porta vuota pesa come un macigno. Nemmeno lui riesce a capacitarsi dell’errore commesso. INCREDULO.
Falcao 6.5- Fa praticamente reparto da solo e spesso mette apprensione ai due goffi centrali argentini, fisicamente non immenso riesce comunque a proteggere palloni importanti ed è prezioso quando si tratta di rifinire. ELEGANTE.
Gutierrez, Mosquera e Soto s.v.- entrano per dare fiato ai compagni nei minuti finali.
All. Gomez 7- ha il merito di imbastire una squadra prudente e coperta che quando può e deve riesce a mettere in apprensione la ben più blasonata Argentina. Ai punti i cafeteros meriterebbero la vittoria. COMPETENTE.
Arbitro signor Facundes 3- applica la regola del vantaggio in maniera molto personale: Burdisso andava espulso in ogni caso e il rigore poteva essere concesso alla Colombia, il vantaggio non si è concretizzato. Regolamento alla mano, è da linciaggio. PESSIMO.
Mirko Panico
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