Sì, il Napoli che vince può essere vettore di recupero sociale. La società di De Laurentiis ha mostrato un’immagine positiva di Napoli anche a livello gestionale. Antonello Ardituro, pm antimafia e una delle anime dell’esperienza del Quarto calcio, conferma proprio quanto sia importante il connubio tra calcio e legalità. Che significa sia il buono di quanto il club azzurro ha già fatto, sia quanto altro ancora si potrà fare proprio nel ruolo di promoter di messaggi positivi nel sociale.
Dottor Ardituro, i risultati sportivi del Napoli trasmettono all’esterno un’immagine positiva della città?
«Sì, in un contesto come quello partenopeo pieno di negatività, da qualche anno i successi della squadra rappresentano un elemento positivo, un punto d’eccellenza del contesto napoletano».
Il Napoli vincente può rappresentare anche un vettore per il recupero sociale?
«La diffusione del messaggio sportivo è fondamentale per riportare allo stadio giovani e scuole. Ma il discorso è da legare in prospettiva pure alla questione stadio».
Cioè dottor Ardituro?
«Il San Paolo ora non è il top per la partecipazione di giovani e famiglie. Vedi la presenza di gruppi organizzati che possono avere aspetti di rischio, serve una struttura sportiva più idonea per far avvicinare al mondo del calcio giovani e famiglie. Che sia al San Paolo o altrove non fa differenza».
Napoli primo club italiano nelle statistiche mondiali.
«Sì, ho visto. E penso sarebbe opportuno che la società accompagnasse qualche iniziativa in più sul territorio. Ce ne sono, ma si può insistere con le scuole calcio e partecipazione».
Il club vanta il fair play finanziario e gestionale.
«Il Napoli è tra le realtà che sono saldamente gestite nel tempo con programmazione seria, solida, non avventurosa. E questo dà immagine positiva della città».
Com’è successo anche al Quarto calcio?
«Guardi, rispettando le regole si possono fare le cose per bene. A maggior ragione nel calcio professionistico. Il Calcio Napoli deve essere sempre più consapevole del ruolo che ha, per essere ancora di più promoter di messaggi positivi di legalità per i giovani. Non basta essere bravi imprenditori e fare buon calcio: si può crescere in consapevolezza».
Che augurio fa al Napoli da tifoso?
«Di andare molto, molto in alto: i tifosi alcune parole non le pronunciano».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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