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Arci Scampia, un’infanzia ed un’adolescenza “normale” attraverso l’impegno dei 500 ragazzi che frequentano la scuola calcio

La Scuola Calcio Arci Usp Scampia è un punto di riferimento sul territorio

Un’infanzia e un’adolescenza “normali”

attraverso l’impegno dell’attività sportiva praticata dai 500 ragazzi che frequentano la Scuola Calcio Scampia

Una folla di ragazzi e di bambini, “i pulcini” della Scuola Calcio “ARCI-UISP-SCAMPIA“, ha accolto Giovanna Andres, capo area territoriale, e Simone Lancioni, direttore Marketing&Advertising della IBL Banca, i quali hanno visitato con grande interesse il centro sportivo, frequentato da oltre 500 ragazzi. La Scuola Calcio, una associazione non profit nata nel 1986, è riuscita a riqualificare infatti un’area vasta con tre campi di calcio: l’intera struttura, un tempo vandalizzata, oggi è invece un fiore all’occhiello del quartiere. Il Centro Sportivo, lotto U, si trova in Via Fratelli Cervi, e quanto sia costato e costi in termini di impegno quotidiano e quanto esso possa aiutare a riscattare il quartiere appare superfluo ricordarlo. “Il Centro Sportivo rappresenta la sintesi migliore di uno sforzo corale ed è la conferma di un impegno sociale: quando si vuole fare qualcosa di positivo, anche nelle condizioni più avverse – sostiene Antonio Piccolo, presidente della Scuola – si riesce a farlo quotidianamente attraverso la partecipazione dei ragazzi.” 

“Il vostro è un esempio di buone pratiche sul territorio – ha detto Simone Lancioni – e la qualità del vostro lavoro si legge non solo dal complesso sportivo che avete riqualificato ma anche dalla gioia espressa dai volti dei ragazzi e dei bambini che mostrano un così elevato interesse a partecipare ai vostri allenamenti. La nostra Banca studierà forme di intervento specifiche per contribuire concretamente all’ulteriore sviluppo delle attività sportive e della manutenzione della struttura”. 

La Scuola Calcio Arci Usp Scampia è un punto di riferimento qualificato sul territorio, una realtà costituita da un gruppo di circa 40 persone (tra volontari e allenatori) che dedicano il loro tempo, gratuitamente, considerandolo esclusivamente come un impegno di solidarietà sociale.  “E’ una esperienza forte quella che ci state mostrando.  E’ bello vedere i volti di questi bambini che ci ascoltano e il vostro lavoro è la testimonianza – ha detto commossa Giovanna Andres – che si può incidere positivamente nella loro vita con iniziative importanti sollecitandoli a praticare oltre le regole del gioco anche quelle della vita”. Il Centro Sportivo, nel 2015, ha ricevuto la visita della Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, e la cerimonia, una festa per i ragazzi e le ragazze, si è svolta nella struttura sportiva e sui campi di calcio. La presidente e il suo staff hanno visitato in lungo e in largo gli impianti sportivi, hanno parlato con i giovani e con i genitori, hanno verificato il lavoro costante che si fa nella formazione dei bambini e degli adolescenti che frequentano il Centro Sportivo.

Nel corso degli anni la Scuola inoltre ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti e sono stati insigniti della medaglia e della speciale edizione del Tricolore dall’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con la seguente motivazione «per aver ver saputo diffondere la cultura della legalità, della solidarietà e dell’inclusione sociale». “E’ questo infatti l’obiettivo che pratichiamo quotidianamente – ha continuato Piccolo – vederlo riconosciuto e apprezzato dalla più alta magistratura della Repubblica ci ha confortato e spinti a continuare nell’impegno. Così come la visita della presidente della Camera, on. Laura Boldrini, ci ha spronato ulteriormente nella nostra missione”. Insomma la scuola Calcio è un punto di orgoglio per tutti e per tutti quelli che ci credono. L’obiettivo della Scuola è infatti quello di mettere a disposizione dei ragazzi, dei giovani e dei genitori del quartiere un Centro Sportivo attrezzato ed un luogo non solo dove praticano l’attività sportiva ma anche dove possano crescere sani all’insegna dei valori che vengono insegnati quotidianamente attraverso l’impegno dei tanti che, da oltre 30 anni, lavorano per far emergere uno dei volti positivi di Scampia. E soprattutto aiutarli a formarsi e ad orientarli anche in un contesto difficile.

La Scuola Calcio promuove anche iniziative sociali e culturali a cui partecipano i genitori, i cittadini di Scampia, le scuole, le autorità dello sport, del volontariato, dell’associazionismo laico e cattolico. Pur avendo, infatti, una configurazione di tipo sportivo, il Centro è stato sempre attento alle problematiche sociali del territorio e si propone come fattore associativo e di accoglienza dei più disagiati coinvolgendoli in diverse manifestazioni durante l’anno. Come ad esempio in queste iniziative: “il Mediterraneo antirazzista”, “Libera in goal”, dove vengono ospitati in campeggio gruppi di ragazzi da tutta Italia;  il Torneo Femminile che si svolge in occasione della festa della donna, il campionato di calcio organizzato in collaborazione con i Centri di Igiene Mentale del territorio, il Torneo agonistico con le associazioni sportive di Roma, etc.

Ha inaugurato inoltre, nel 2014, la “Stanza d’Ascolto” con il contributo di uno psicologo specializzato sulle tematiche del disagio adolescenziale, Davide Sorrentino, che si pone come interfaccia tra i giovani e gli allenatori. Infatti, il suo approccio si muove in una prospettiva dinamica che permette di verificare e cogliere gli atteggiamenti conflittuali tra i ragazzi, di confrontarsi con i diversi metodi di allenamento dei mister e di spingere tutti ad un più sano ascolto delle proprie dinamiche relazionali ed emotive. La “stanza d’ascolto” è dunque un luogo non solo fisico ma anche simbolico di riferimento. La Scuola Calcio promuove anche iniziative socio-culturali a cui partecipano i genitori, i cittadini di Scampia, le scuole, le autorità dello sport, del volontariato, dell’associazionismo laico e cattolico. Pur avendo, infatti, una configurazione di tipo sportivo, è stata sempre attenta alle problematiche sociali del territorio, a salvaguardia dei minori a rischio, per ridurre la dispersione scolastica e per contrastare la cultura della illegalità. Perché attraverso lo sport si veicolano valori, idee, si trasmettono energie vive, si insegnano, si praticano e soprattutto si rispettano le regole del gioco e della vita.

Un lavoro in cui enti locali, fondazioni bancarie, attori privati hanno creduto: tra cui l’Istituto Banco di Napoli Fondazione che, sin dal primo momento, ha sostenuto il progetto della struttura sportiva, mentre la Fondazione Ferrara-Cannavaro ha promosso, insieme alla Vodafone, il progetto “Campioni nella Vita” coinvolgendo proprio i ragazzi che frequentano la struttura sportiva.

 “Quando ci saranno tanti spazi, piazze in cui fermarsi, parlare, raccontare, giocare..allora anche Scampia potrà dirsi un quartiere “normale”.

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